Appellativo di Don in Sicilia

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Appellativo di Don in Sicilia

Messaggioda albertomannino » mercoledì 18 febbraio 2009, 20:05

Salve, in diversi documenti trovo il titolo di Don davanti al nome della famiglia Favaloro di Palermo, mi piacerebbe sapere cosa significa esattamente il titolo di Don e se esistono delle fonti dove approfondire la ricerca sulla storia della famiglia.
Vi ringrazio Alberto
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Re: Appellativo di Don in Sicilia

Messaggioda Salvennor » mercoledì 18 febbraio 2009, 21:28

In genere l'appellativo di "Don" è riscontrabile, nei secoli passati, in quelle zone dell'area italiana, ma anche in altre zone d'Europa, che furono assoggettate dai Catalano-Arag. (in seguito Regno di Spagna). Oltre che nel Regno di Spagna stesso. Però credo che solo a volte tale appellativo si riferisca effettivamente a individui insigniti di diploma di nobiltà, o discendenti di individuo insignito. Spesso tale diploma di nobiltà era preceduto dal titolo di Cavaliere ereditario. Ma c'è da dire che spesso l'appellativo di "Don" era solo onorifico e personale, relativo a persone che x es erano investite di incarichi statali importanti, a volte a notabili e militari. Da distinguere dalla prassi diffusa, specie in certe zone, di denominare "Don" i proprietari terrieri o persone molto facoltose. Altrimenti non si spiegherebbe, nei documenti antichi, la grande abbondanza di Don, di Cav., Mossen; infatti se si controllano gli elenchi delle famiglie insignite, esse erano in numero minore. Questo vale certamente per la mia regione, ma probabilmente anche per tutte le zone accomunate dal dominio iberico. Cmq, dato che non sono un esperto, può visionare questo link http://www.araldicasardegna.org/curiosita_domande.htm#3 E naturalmente ci potranno essere risposte più esaustive e precise della mia. Saluti.
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Re: Appellativo di Don in Sicilia

Messaggioda Claudio di Renda » mercoledì 18 febbraio 2009, 21:54

Gentile Alberto Mannino,
l'uso del Don come quello di Cav. era di uso comune in Sicilia. Cavalire solitamente venivano appellati gli ultrogeniti di famiglie nobili (pensi il mio bisnonno compariva citato come Cav. qundo ancora non aveva l'età per essere ricevuto in qualche ordine cavalleresco). Pe rquanto riguarda l'uso del Don è molto comune appunto non solo tra in nobili, ma anche tra notabili, facoltosi, proprietari terrieri e tra coloro che ricoprivano uffici di rilievo. Posso confermarle ciò perchè durante le mie ricerche su una famiglia Siciliana spesso i nomi erano accompagnati dal Don pur non essendoci un riconoscimento ufficiale. Sulla questione troverà un ottima trattazione sul testo "Storia dei feudi e dei titoli nobiliari di Sicilia" del Sammartino de Spucches facilmente consultabile all'archivio di stato ed in biblioteca. Cordialmente

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Re: Appellativo di Don in Sicilia

Messaggioda albertomannino » giovedì 19 febbraio 2009, 0:39

Vi ringrazio delle risposte. Posso aggiungere che in un volume riscontro un Don Felice Favaloro maestro razionale del Tribunale del real Patrimonio, anche se non riesco a desumere se era un togato o un non togato. Mi piacerebbe saperne di più su i giudici del TRP ma non so dove trovare le informazioni a riguardo. Saluti
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Re: Appellativo di Don in Sicilia

Messaggioda Claudio di Renda » giovedì 19 febbraio 2009, 0:44

I Razionali erano, se erro qualcuno mi corregga, dei contabili una specie se si può dire di ragionieri. Molti della mia famiglia furono razionali del Regno anche se ancora non ho un quadro completo. Per esempio il primo barone Benedetto Li Chiavi fu razionale e tenne diversi incarichi al comune di Palermo (anche il padre Giuseppe era razionale e contabile dell'ufficio della maramma della curia di palermo). Cordialmente
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Re: Appellativo di Don in Sicilia

Messaggioda albertomannino » giovedì 19 febbraio 2009, 15:02

Per quel poco che conosco del TRP i razionali si dividevano in togati e non togati ovvero di cappa lunga e di cappa corta, i primi erano esperti di legge mentre i secondi erano di nomina regia e scelti tra le famiglie piu influenti dell'epoca..Saluti
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Re: Appellativo di Don in Sicilia

Messaggioda MMT » venerdì 27 febbraio 2009, 14:48

Il trattamento, poichè di trattamento si tratta e non di titolo, del Don come è stato scritto sopra, ha diversi usi a secondo del luogo e del periodo da prendere in considerazione. Sicuramente è un segno di distinzione che man mano è andato diventando sempre più usato ed abusato col trascorrere del tempo. Nel '4-500 era un grande indizio di considerazione sociale, per non dire esclusivo dei nobili, ma già nel '700 veniva dato anche ai notabili... nell'800 un po' a tutti. Se possiamo fare un paragone si può dire che il Don è assimilabile al nostro "dottò", titolo accademico che oggi conferiscono anche nei bar. ;)[code][/code]
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Re: Appellativo di Don in Sicilia

Messaggioda Accademista » mercoledì 24 giugno 2009, 10:32

MMT ha scritto:Il trattamento, poichè di trattamento si tratta e non di titolo, del Don come è stato scritto sopra, ha diversi usi a secondo del luogo e del periodo da prendere in considerazione. Sicuramente è un segno di distinzione che man mano è andato diventando sempre più usato ed abusato col trascorrere del tempo. Nel '4-500 era un grande indizio di considerazione sociale, per non dire esclusivo dei nobili, ma già nel '700 veniva dato anche ai notabili... nell'800 un po' a tutti. Se possiamo fare un paragone si può dire che il Don è assimilabile al nostro "dottò", titolo accademico che oggi conferiscono anche nei bar. ;)


Ma il "trattamento" di don non veniva esecutoriato e non era concesso alla persona in questione e ai suoi discendenti. Quindi desidererei chiedere, nel caso in cui una persona ottenga il privilegio di don per "sè e i suoi", privilegio esecutoriato nella seconda metà del 1600, cosa vuol dire tale titolo?
cordiali saluti. :D
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Re: Appellativo di Don in Sicilia

Messaggioda Furio » mercoledì 24 giugno 2009, 17:37

Per i discendenti dei concessionari di un titolo di don trasmissibile concesso in periodo "spagnolo" era possibile chiedere il riconoscimento, ma pochi l'hanno chiesto visto l'onere delle prove, il fatto che molte famiglie fossero estinte o insignite di titoli maggiori e il breve tempo del Regno di Italia.
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Re: Appellativo di Don in Sicilia

Messaggioda Tilius » mercoledì 24 giugno 2009, 17:43

Furio ha scritto:... e il breve tempo del Regno di Italia.


Breve tempo? 80 anni breve tempo?[code][/code]
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Re: Appellativo di Don in Sicilia

Messaggioda Accademista » mercoledì 24 giugno 2009, 20:57

Furio ha scritto:Per i discendenti dei concessionari di un titolo di don trasmissibile concesso in periodo "spagnolo" era possibile chiedere il riconoscimento, ma pochi l'hanno chiesto visto l'onere delle prove, il fatto che molte famiglie fossero estinte o insignite di titoli maggiori e il breve tempo del Regno di Italia.


quindi quelle famiglie hanno perso per sempre la possibilità di ottenere riconoscimento di tale titolo? (riconoscimento ufficiale durante il regno d'italia prima.. e penso "genealogio" o "araldico" adesso).
(scusate la curiosità ma mi piace arrivare fino in fondo a tutti gli argomenti [angel] ).
Se non hanno perso la facoltà di ottenere tale riconoscimento, valgono sempre le stesse regole più volte scritte in tutti i post del forum?

un ultima domanda.. a quale altro "grado" nobiliare era equiparabile questo titolo? mi sembra di aver letto cavaliere ereditario o nobile..
grazie mille delle risposte [arf2.gif]

cordiali saluti
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Re: Appellativo di Don in Sicilia

Messaggioda Salvennor » mercoledì 24 giugno 2009, 22:38

In riferimento all'ultimo post: Il titolo di "Cavaliere ereditario" l'avevo citato io mesi fa in questo argomento, però tale titolo è concettualmente diverso dal titolo di "Don", o meglio dal titolo di "nobile Don". Anche se cmq il titolo di Cavaliere ered. era una tappa obbligata per il conseguimento del diploma di nobiltà (Don). A volte si conseguiva solo il cavalierato. I figli dei cavalieri a volte erano indicati con il termine di "domicelli", e le figlie con il termine "donzelle". Credo che con la frase "concessione di privilegio militare a ..." si debba intendere la concessione del cavalierato, (concetto di cingolo tra l'altro se non erro). E cmq una cosa è il titolo di nobile Don, e un'altra cosa è il cavalierato, sempre nell'ambito storico di cui sopra.
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Re: Appellativo di Don in Sicilia

Messaggioda Accademista » mercoledì 24 giugno 2009, 23:12

Salvennor ha scritto:In riferimento all'ultimo post: Il titolo di "Cavaliere ereditario" l'avevo citato io mesi fa in questo argomento, però tale titolo è concettualmente diverso dal titolo di "Don", o meglio dal titolo di "nobile Don". Anche se cmq il titolo di Cavaliere ered. era una tappa obbligata per il conseguimento del diploma di nobiltà (Don). A volte si conseguiva solo il cavalierato. I figli dei cavalieri a volte erano indicati con il termine di "domicelli", e le figlie con il termine "donzelle". Credo che con la frase "concessione di privilegio militare a ..." si debba intendere la concessione del cavalierato, (concetto di cingolo tra l'altro se non erro). E cmq una cosa è il titolo di nobile Don, e un'altra cosa è il cavalierato, sempre nell'ambito storico di cui sopra.


la frase esatta è "ottenne per sé e per i suoi il titolo di don", senza cenni al mondo militare.. si tratta dunque di nobiltà generica?
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Re: Appellativo di Don in Sicilia

Messaggioda Salvennor » giovedì 25 giugno 2009, 0:29

In riferimento all'ultimo post: Ma la frase "privilegio militare" non veniva intesa così come oggi intendiamo il termine "militare" o "mondo militare". Infatti il Parlamento (Cortes) era composto da tre organismi o tre "bracci", detti anche "Stamenti"; stamento reale, stamento ecclesiastico, stamento militare. Quest'ultimo comprendeva i titolari di feudo (non necessariamente nobili o cavalieri) e i nobili di rango minore, e per rango minore in genere si intendevano i cavalieri ereditari. Ma spesso erano presenti anche parlamentari che non erano ne cavalieri e ne feudatari, e ciò si deduce dagli appellativi nei documenti. Ciò si può visionare anche al link http://it.wikipedia.org/wiki/Stamenti Invece nello stamento ecclesiastico erano presenti i rappresentanti del clero, e nello stamento reale erano presenti i rappresentanti delle città reali e dei territori reali, non infeudati, di solito persone con il titolo di nobile Don.
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Re: Appellativo di Don in Sicilia

Messaggioda Furio » giovedì 25 giugno 2009, 1:08

Citato rispondo a Tilius : sì per un regno 80 anni sono davvero pochini, non fanno neanche la vita di un uomo, e mi sembra oltretutto che il regno non arrivasse neppure agli 80….
Ad Accademista consiglio di non disperare, la monarchia può sempre tornare o la repubblica cambiare atteggiamento per le distinzioni nobiliari, in ogni caso la nobiltà è imprescrittibile, appartiene allo status della persona, <trova origine nella stirpe e nel sangue generoso> e i riconoscimenti confermano, sanano o proclamano un diritto preesistente, sono ben diversi dalla nobilitazione ex novo. C’è da dire che all’epoca il titolo di nobile non era stato inventato, essendo stato graziosamente attribuito da Casa Savoia a tutti gli iscritti nei vari elenchi italiani.
A Salvennor vorrei ricordare che i provvedimenti del regno di Italia non possono ricondursi alla storia della sola Sardegna dove cavaliere e don hanno avuto maggiore importanza storica ma che erano altrove e altrimenti (separatamente) concessi dal papa e dagli altri sovrani.
cordialmente Furio
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