Moderatore: Guido5
MMT ha scritto:Il trattamento, poichè di trattamento si tratta e non di titolo, del Don come è stato scritto sopra, ha diversi usi a secondo del luogo e del periodo da prendere in considerazione. Sicuramente è un segno di distinzione che man mano è andato diventando sempre più usato ed abusato col trascorrere del tempo. Nel '4-500 era un grande indizio di considerazione sociale, per non dire esclusivo dei nobili, ma già nel '700 veniva dato anche ai notabili... nell'800 un po' a tutti. Se possiamo fare un paragone si può dire che il Don è assimilabile al nostro "dottò", titolo accademico che oggi conferiscono anche nei bar.
Furio ha scritto:... e il breve tempo del Regno di Italia.
Furio ha scritto:Per i discendenti dei concessionari di un titolo di don trasmissibile concesso in periodo "spagnolo" era possibile chiedere il riconoscimento, ma pochi l'hanno chiesto visto l'onere delle prove, il fatto che molte famiglie fossero estinte o insignite di titoli maggiori e il breve tempo del Regno di Italia.
Salvennor ha scritto:In riferimento all'ultimo post: Il titolo di "Cavaliere ereditario" l'avevo citato io mesi fa in questo argomento, però tale titolo è concettualmente diverso dal titolo di "Don", o meglio dal titolo di "nobile Don". Anche se cmq il titolo di Cavaliere ered. era una tappa obbligata per il conseguimento del diploma di nobiltà (Don). A volte si conseguiva solo il cavalierato. I figli dei cavalieri a volte erano indicati con il termine di "domicelli", e le figlie con il termine "donzelle". Credo che con la frase "concessione di privilegio militare a ..." si debba intendere la concessione del cavalierato, (concetto di cingolo tra l'altro se non erro). E cmq una cosa è il titolo di nobile Don, e un'altra cosa è il cavalierato, sempre nell'ambito storico di cui sopra.
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