Lo stemma di S.E. Mons. Angelo Spina

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Lo stemma di S.E. Mons. Angelo Spina

Messaggioda giuseppe.q » lunedì 4 giugno 2007, 19:51

Cari Amici,
sabato 9 Giugno, nel Santuario della Madonna Addolorata di Castelpetroso (IS) verrà consacrato vescovo Mons. Angelo Spina, nuovo Vescovo della Diocesi di Sulmona - Valva.
Questo è lo stemma del nuovo Vescovo riportato in un giornalino fatto stampare dalla Curia Vescovile di Sulmona.

Immagine
Stemma di S.E. Mons. Angelo Spina

Al fianco dello stemma vi è riportato il significato che trascrivo:

"I tre anelli uniti indicano la comunione tra le Tre Divine Persone: il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo. Dio è comunione di persone, Dio è amore.
In basso i tre monti, oltre che un collegameno geografico tra i monti del Molise, terra di provenienza, e quelli dell'Abruzzo, terra di adozione, sono un esplicito richiamo ai luoghi dell'Alleanza di Dio con l'uomo: il Monte Sinai dove Dio dona le dieci Parole dell'Amore, il monte delle Beatitudini dove Gesù dona la Legge nuova dello Spirito, il monte Calvario dove Gesù, sulla Croce, dona se stesso per la nuova ed eterna alleanza.
La croce, con il sole luminoso alle spalle, indica Cristo Sposo della Chiesa Sposa, simboleggiata dalla stella.
La scritta "in caritate coniuncti" "uniti nell'amore", esplicita il nostro essere uniti a Dio e l'essere uniti tra noi con la grazia del suo amore."


Cosa ne pensate di questo stemma?

Buona serata a tutti. :wink:

Giuseppe
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Messaggioda Antonio Pompili » lunedì 4 giugno 2007, 20:22

Caro Giuseppe, cosa dire?

Nel complesso lo stemma non mi dispiace, né per quanto riguarda il suo simbolismo esistenziale e teologico, né per quanto riguarda il generale aspetto grafico. Se non fosse per quel cielo di tonalità digradante. :( Per un commento su questo particolare, rimando al pensiero di Guido - da me ampliamente condiviso - espresso in un contemporaneo topic sullo stemma del novello Vescovo di Isernia-Venafro.

Vorrei solo dire una parola sia sul simbolismo che sul valore grafico delle figure.

Quanto al simbolismo, credo che questo sia uno dei molteplici casi di stemmi (soprattutto ecclesiastici), in cui non si può dare un giudizio certo sul significato di qualche figura, se non alla luce di una chiara spiegazione da parte del titolare o committente. Infatti, quanto a quei monti, io ho intuito da subito che potesse trattarsi di un riferimento a importanti monti biblici; anche se non ho escluso un riferimento alla terra di provenienza del prelato, visto che non è raro trovare sui nostri monti la presenza semplice e solenne di una croce che si alza verso il cielo... E tuttavia non avrei mai pensato a un salto all'indietro fino a Mosè! Per il fatto stesso che c'è una croce sulla sommità di uno dei tre monti, avrei pensato a tre cime legate solo alla vita del Signore: magari Monte delle Beatitudini, Monte della Trasfigurazione e sicuramente Monte Calvario. Ma anche l'associazione teologica pensata dal Vescovo eletto di Sulmona-Valva, mi sembra degna di tutto rispetto! Anche se - mi si perdoni l'ardire - avrei personalmente qualche perplessità circa l'associazione della categoria di Alleanza alla proclamazione delle Beatitudini... 8) Nessuna difficoltà invece nel vedere il collegamento con la Legge donata sul Sinai: l'inizio del cap. 5 del vangelo di Matteo (è più chiaro nel testo greco originale), di fatto presenta Gesù come il nuovo Mosè, che "sale sul monte" e "aprendo la bocca" proclama solennemente le esigenze del Regno.

Quanto alle figure rappresentate, se mi pare molto efficace l'elegante simbolismo dei tre cerchi d'oro intersecantesi, trovo molto fine da un punto di vista semplicemente artistico la presenza della fascia d'argento diminuita. Forse sta a simboleggiare (ma non è chiaramente precisato) un piano di separazione tra la Trascendenza di Dio e il livello storico-salvifico. In ogni caso mi sembra un elemento decorativo semplice ed elegante nel suo troncare un campo che altrimenti risulterebbe piatto e monotono. :wink:

Antonio
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Messaggioda Guido5 » lunedì 4 giugno 2007, 21:15

Cari amici,
terzo stemma con gli smalti sfumati e tre "monti" dei quali il sono Sinai può essere definito tale, con i 1.570 metri del convento di S. Caterina (il roveto ardente) e i 2.285 della "cima santa". Persino il monte della Trasfigurazione è di gran lunga più alto degli altri due rappresentati sullo stemma.
Quello che più apprezzo - ma è del tutto fuori dai canoni araldici - è la simmetria fra la luce della stella e quella che promana dalla croce.

Ciao a tutti!
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Messaggioda Antonio Pompili » lunedì 4 giugno 2007, 22:25

Se mi è permessa una osservazione di carattere davvero esteriore, mi sembra che - con tutto il rispetto per il suo lavoro - l'autore di questo stemma abbia attinto a piene mani a qualche pre-esistente disegno araldico. Il cappello con relativa croce sono chiaramente "prelevati" dallo stemma di Arthur Hughes, vescovo di Hieropolis dal 1945, disegnato da Mons. Heim e riportato in una delle tavole del suo prezioso libro: L'araldica nella Chiesa cattolica. Origini, usi, legislazione.. Anche la foggia sagomata dello scudo è indubbiamente la stessa.
Solo il puntale della croce, le cui giunture in basso non sono simili a quelle nella parte alta, sembra provenire da altra mano...
Insomma, un utile riciclaggio...

Immagine

Ad ogni modo, per spezzare una lancia in favore di una qualche originalità dello stemma disegnato per Mons. Spina, devo dire che ho notato, avendo avuto modo di osservare le versioni ufficiali di tantissimi stemmi di prelati del nostro paese, che tra i vescovi italiani il particolare tipo di scudo qui riprodotto non ha molto successo. Personalmente l'ho riscontrato solo nello stemma di S. Em. Rev.ma il Card. Camillo Ruini.

Immagine
Ultima modifica di Antonio Pompili il lunedì 4 giugno 2007, 22:48, modificato 1 volta in totale.
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Messaggioda Zaccheo » lunedì 4 giugno 2007, 22:45

Illustri colleghi,

trovo che lo stemma episcopale di S.E. Mons. Angelo Spina sia :roll: interessante sia per l´utilizzo di simboli araldici piú consueti rispetto alla desolate media contemporanea che per il valore intrinseco alle figure stesse che il Presule ha inteso esprimere.
Condivido, tuttavia, lo :? stupore da voi manifestato relativamente alla sfumatura d´azzurro (o cielo degradante) presente in questo come in molti altri stemmi ecclesiastici creati a partire dalla fine del sec. XIX.

Davanti a quest´arma, anche in virtú del caratteristico cognome del nuovo vescovo di Sulmona-Valva, mi pongo....e 8) vi pongo una domanda: possibile che nessuno tra gli attuali Vescovi italiani abbia voluto realizzare ed utilizzare uno stemma "parlante"!?

Cordialmente,
Ferrante
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Messaggioda Antonio Pompili » lunedì 4 giugno 2007, 23:04

Domanda interessante, caro Ferrante! :)

Uso diffuso nel nostro Episcopato italiano sembra quello di creare armi con un elevato (forse non sempre... :oops: ) e spesso complesso significato biblico-teologico e/o teologico-pastorale, con relativi simbolismi che, come da te notato, sono poche volte desunti dagli elementi araldici più consueti.
I riferimenti al proprio nome sembrano davvero inesistenti. Per quanto ne sappia, una delle poche eccezioni è quella dello stemma del Vescovo di Brescia, Mons. Sanguineti che riporto nella bella versione di Marco Foppoli:

Immagine

La presenza del calice - illustrata dal motto - ne fa tuttavia un'arma alludente, più che propriamente parlante. Ma l'effetto assicurato è duplice: oltre al delicato riferimento al nome del Vescovo, non manca un chiaro messaggio telogico.

Fa eccezione anche quello del predecessore di Mons. Spina alla guida della chiesa diocesana di Sulmona-Valva, Mons. Giuseppe Di Falco, dove compare il volatile legato al cognome del presule. Qui sì, abbiamo un'arma parlante a tutti gli effetti. Lo stemma è stato riportato in un recente topic http://www.iagiforum.info/viewtopic.php ... c&start=45 dal caro amico Giuseppe.

Mi sia lecito dire che però, per Mons. Spina, forse non sarebbe stata facilissima la realizzazione di uno stemma "parlante" che avesse avuto anche un piacevole aspetto artistico. Si sarebbe potuto pensare a una corona di spine? Forse questa sarebbe stata, con il corredo di un significativo motto, una delle pochissime possibilità... :roll:
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Messaggioda giuseppe.q » martedì 5 giugno 2007, 0:16

Cari amici,
quando ho saputo della nomina a Vescovo di Mons. Angelo Spina, mi sono subito chiesto: "come sarà il suo stemma"?
Ho subito immaginato un arma parlante o tutt'al più alludente.
Quando il mio parroco mi disse: "ho visto lo stemma del nuovo vescovo", la prima domanda che ho fatto è stata: "Ha qualche spina, qualche corona di spine, qualche croce circondata da una corona di spine...?"
I riferimenti delle spine c'erano tutti in quanto Mons. Spina era Vicario Episcopale del Santuario dell'Addolorata dove verrà consacrato.
La risposta fu: "Si ha una croce, ma su di un monte... " "ci sono tre monti una stella e in alto 3 anelli".
Ho subito abbozzato uno stemma su un foglio e gliel'ho fatto vedere. Mi disse di si!
Il mio stupore fu nel vedere questa sfumatura tra "cielo e terra".
Personalmente condidido l'ipotesi del caro Guido5.
Gli smalti son smalti e non si discute!!!
Poi, per il discorso teologico e religioso che lo stemma racchiude... sinceramente mi piace... anche con la fascia diminuita che come dice Antonio "separa"... solo che se fosse stato tutto di azzurro sarebbe stato molto più elegante.
Per l'arma parlante di Mons. Di Falco Vescovo emerito di Sulmona Valva, la ripropongo qui

Immagine

Chiaro stemma parlante e molto significativo, anche se, dal punto di vista grafico lascia un po a desiderare.

Serena notte a tutti. :wink: :roll:

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Messaggioda Antonio Pompili » martedì 5 giugno 2007, 0:24

Caro Giuseppe,
più volte ho visto in questo forum delle tue versioni di stemmi precedentemente realizzati da altri disegnatori. E nella maggior parte dei casi si poteva parlare - a mio modesto avviso - di stemmi molto migliorati da te... :wink:

Se poco sopra, a proposito dell'arma di Mons. Spina parlavo di un non originalissimo uso di ornamentazioni (prese in "prestito" da altri stemmi), mi permetto di notare come anche all'interno dello scudo l'uso degli smalti e la realizzazione delle figure non siano - probabilmente - proprio il massimo che si possa desiderare a livello di definizione (almeno 8) ).

Se non sbaglio si tratta del tuo Vescovo diocesano... Forse sarebbe felice di vedere il suo stemma da te realizzato... E come non dispiacerebbe a me, credo che neanche ai colleghi del forum dispiacerebbe una simile visione. In fondo, anche secondo il parere di altri, mi sembra di poter dire che lo stemma in sè non è affatto male, e insomma... merita un tentativo :)

Antonio
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Messaggioda Guido5 » martedì 5 giugno 2007, 0:38

Cari amici,
permettetemi di segnalare due eccezioni che riguardano entrambe la diocesi di Faenza: il vescovo, mons. Claudio Stagni, ha lo stemma della Famiglia Stagni che appare sul "Canetoli" e il card. Pio Laghi ha uno stemma parlante molto bello

Immagine

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Messaggioda giuseppe.q » martedì 5 giugno 2007, 0:41

Caro Antonio,
non si sono problemi..
Intanto eccovi una mia versione dell'originale...
Domani al massimo posterò quella con gli smalti veri e propri.
Proporlo a Lui? Ci devo pensare ma non sarà cosa facile.

Immagine

Serena notte. :wink:

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Messaggioda Antonio Pompili » martedì 5 giugno 2007, 0:53

Niente male, davvero! :)

Soprattutto mi piacciono i monti, molto più delineati - come triangoli ondulati che accennano al profilo naturale - di quanto non lo siano nello stemma originale.

Sì, credo che Mons. Spina non potrebbe esserne che felice.

Notte. :wink:

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Messaggioda Guido5 » martedì 5 giugno 2007, 2:16

Cari amici,
mi sembra in particolare che nel disegno di Giuseppe i monti appaiano, come prospettiva, della stessa altezza e questo elimina un'incongruenza.
A proposito dei tre monti, ecco gli stemmi di due porporati contemporanei, i cardinali Achille Silvestrini e Dino Monduzzi, anche se il secondo (il suo stemma è ancora opera di Giuseppe) è scomparso lo scorso ottobre

Immagine

Il perché della somiglianza lo spiega questa immagine della loro cittadina natale, Brisighella in provincia di Ravenna (e in diocesi di Faenza...).

Immagine

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Messaggioda giuseppe.q » martedì 5 giugno 2007, 14:30

Cari Amici,
vi propongo lo stemma di Mons. Spina secondo i "canoni araldici".

Immagine

Buona giornata a tutti.

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Messaggioda fra' Eusanio da Ocre » martedì 5 giugno 2007, 16:21

Guido5 ha scritto:Quello che più apprezzo - ma è del tutto fuori dai canoni araldici - è la simmetria fra la luce della stella e quella che promana dalla croce.
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...perchè :shock: "al di fuori"? Stella e "luce" sono (per :? così dire) ordinati in fascia, e quindi :oops: perfettamente consoni ai canoni della simmetria araldica...

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Messaggioda Guido5 » martedì 5 giugno 2007, 17:39

fra' Eusanio da Ocre ha scritto:...perchè :shock: "al di fuori"? Stella e "luce" sono (per :? così dire) ordinati in fascia, e quindi :oops: perfettamente consoni ai canoni della simmetria araldica...
perché non si sa da cosa provenga la "luce": non credo che si possa parlare di "croce con una sorgente luminosa retrostante".

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