stefano86 ha scritto:Antonio De Battisti ha scritto:Considerata la piega che sta prendendo questo thread, mi sa che mi convenga postare quanto offerto dall'autore ravennate. Concedimi solo un po' di tempo ...
Tutto il tempo che vuoi, non ho fretta!
BUFALINIArma :
D'oro al rincontro di bufalo al naturale sormontato da una rosa di rosso fra le corna.
Alias :
D'argento al rincontro di bufalo sormontato da una rosa rossa fra le corna.
Dimora : Città di Castello, Firenze
Le più antiche notizie documentali su questa famiglia si hanno in alcuni atti di donazione fatti (1142, ecc.) alle Abazie di Osilla, di Petrioio e Scalocchio, in territorio di Città di Castello da GODOLO (o GUIDOLO) detto
< del Furore > e da sua moglie Sofia, da cui nacque RICCOMANNO I Bufalini, padre dell'abate GIOVAN PIERO, al quale una Bolla 16 genn. 1187 di papa Clemente III conferì beneficii ecclesiastici spettanti a quei tre monasteri.
Su di essi poi i Bufalini ottennero il giuspatronato e la commenda perpetua, e ne conservano nel loro archivio domestico i documenti.
Fra i rappresentanti di questa famiglia che nei due secoli successivi si illustrarono nella carriera delle armi, va ricordato GIOVANNI NICCOLO' che, distintosi pel suo valore nelle guerre tra Perugia e Orvieto sotto le bandiere di Rinaldo Orsini, ne ebbe in moglie (1342) la figlia LELLA colla concessione d'aggiungere la rosa nello stemma gentilizio dei Bufalini.
Alti gradi raggiunse negli uffici della Cancelleria Papale il dottore in utroque jure NICCOLO' di Riccomanno (o Manno), abbreviatore di lettere apostoliche, autore di un trattato di regole cancelleresche, familiare di vari Pontefici (Sisto IV, Innocenzo VIII e Alessandro VI), che gli conferirono il titolo di < Conte Palatino >.
Alla sua munificenza debbonsi i mirabili affreschi eseguiti (1497-1500) nella Cappella gentilizia dei Bufalini in S. Maria d'Araceli di Roma dal Pinturicchio, che vi ritrasse lo stesso Niccolò di Manno in abito di avvocato concistoriale, il figlio di lui Giovan Pietro e vari altri membri della famiglia.
Giovan Pietro suddetto ebbe le stesse cariche del padre nella Curia pontificia.
La Comunità di Città di Castello aveva con atto - 7 gennaio 1492 - ceduta a Niccolò di Manno suddetto l'area dell'antico e diruto < palatium > o fortilizio di S. Giustino, a patto che vi costruisse un castello a difesa di quelle popolazioni contro gli assalti di eserciti nemici e delle Compagnie di ventura. E, su disegno del celebre Giovanni Vitelli da Città di Castello e dei nipoti di Lui, i discendenti di Niccolò eressero un maniero, che resta tuttora come uno dei più perfetti modelli dell'architettura militare dell'epoca.
NICCOLO' II, figlio di Giovan Pietro e Maddalena VITELLI, dopo aver militato a lungo agli stipendi di Cosimo I de' Medici, e di aver ottenuto dall' Imperatore Massimiliano d'Austria la dignità di < Conte Palatino >, si trasferì in Roma, dove conseguì le maggiori cariche civiche di Caporione e di Conservatore (come risulta anche dalle Tavole Capitoline), procurando ai suoi discendenti l'onore della Nobiltà Romana, confermato loro dalla Bolla < Urbem Romam > di Benedetto XIV.
Da GIOVAN BATTISTA, figlio di lui, nacque ORTENSIA Bufalini, che fu madre del Ministro di Francia Cardinal Giulio Mazzarino e del Cardinal Michele arcivescovo di Aix.GIULIO, figlio di Gio. Battista di Gio. Pietro, e fratello di VENTURA, Vescovo di Massa, fu gran condottiero al servizio di Francia e della Chiesa, ed ottenne (1 sett. 1563) da Papa Pio IV l'investitura feudale del Castello di S. Giustino e luoghi annessi con titolo di < Conte >.
Sua terza moglie fu la poetessa Francesca TURINA c.ssa di Stupinigi.
Splendida fama di condottiero d'eserciti meritò NICCOLO', prima al servizio del re di Francia che lo nominò Maresciallo di Campo e marchese, poi come generale delle armi della chiesa e come tenente generale della cavalleria del Granducato di Toscana.
I figli di GIOVAN BATTISTA, fratello del suddetto, ottennero dal duca di Modena il titolo marchionale. Uno di loro, GIULIO III, fu colonnello delle milizie della chiesa, e morì in Avignone il 28 giugno 1736. Da un fratello di lui nacque il cardinale OTTAVIO, che fu Arcivescovo di Ancona dal 1766 al 1782.
GIULIO, fu organizzatore dei moti liberali del 1798 in Città di Castello, senatore della Repubblica Romana, e scontò colla vita il suo amore per la libertà, poichè - inviato da Roma a Città di Castello per sedarvi le insurrezioni dei sanfedisti - fu da questi trucidato barbaramente.
GIOVANNI, suo fratello, fu gran questore e tesoriere generale e poi ministro delle finanze della Repubblica Romana, e un altro fratello, FILIPPO, ebbe il comando generale della Guardia Nazionale in patria.
Il marchese LUIGI, capo dei rivoluzionari tifernati nel 1831, soffrì le persecuzioni poliziesche e l'esilio, ebbe nel '47 il comando dei Volontari civili Tifernati con cui fece la campagna del 1848 ; l'anno seguente come capitano del VII reggimento di linea, si coprì di gloria nella disperata difesa di Bologna contro gli austriaci : processato nel 1850, subì una lunga prigionia, e all'avvento del Governo Nazionale nel settembre 1860 meritò cariche delicatissime.
Il marchese GIUSEPPE suo fratello, ripetutamente gonfaloniere di Città i Castello, fu con votazione plebiscitaria eletto deputato alla Costituente Romana, e fu uno dei pochi che coraggiosamente firmarono la protesta del Governo Romano contro l'invasione francese.
La famiglia vestì ripetutamente l'abito di Malta, di Santo Stefano di Toscana e dei SS. Maurizio e Lazzaro.
La famiglia è iscritta nel Libro d'Oro con i titoli di :
- Conte di S. Giustino (m)
- Nobile di Città di Castello (m)
- Marchese (mpr)
Con decreto presidenziale 29 aprile 1925 i viventi
Luigi Filippo (* S. Giustino Umbria 1 luglio 1893, cav. di on. e dev. del S.M.O. di Malta) e il fratello
Paolo(* Firenze 23 febbraio 1895, cav. di on. e dev. del S.M.O. di Malta) ottennero il riconoscimento del titolo di conte palatino.
http://it.wikipedia.org/wiki/Maurizio_Bufalini (da lui, prende nome il noto ospedale di Cesena)
Castello Bufalini a S. Giustino (PG). Dal 1989 il castello è di proprietà del Ministero per i Beni e le Attività Culturali.
http://www.medioevoinumbria.it/Standard ... alini.aspxAntonio