Caro Andrea,
anche nel mio basso Salento usiamo il predicato indicandone la provenienza. Il suo utilizzo è soltanto un modo di chiarire eventuali malintesi che nascono da omonimie. Generalmente il luogo di provenienza viene utilizzato in sostituzione della paternità qualora il soggetto non abbia il genitore nativo del paese stesso. Ad esempio, ed è reale, in un paese che dista dal mio, Maglie, solo pochi chilometri c'è un mio conoscente che è indicato come " Antoniu du Peppe de Maje" ossia Antonio fu Giuseppe di Maglie. Se lo stesso fosse esistito in Maglie sarebbe detto "l'Antoniu du Peppe" ossia Antonio fu Giuseppe.
Per tale motivo il predicato non è legato tanto alla cultura o abusi bensì alla necessità di distinguere precisamente e senza possibilità di errore un soggetto da un'altro dello stesso nome e a volte anche cognome.
L'abuso invece che io noto ma che ormai è del tutto cancellato, è l'utilizzo del Don. I discendenti delle antiche famiglie notabili si fregiano ancora di questo predicato, se così può chiamarsi, pur non ricoprendo e non avendo più quel prestigio e quella condizione sociale che distinsero gli antenati dai "populani" e aggiungo, sfoggiando un Don per velleità (

). Comunque sia, siamo uomini ed è giusto anche essere VANITOSI!
