roberto lecce ha scritto:Egregio signore,
per quanto mi è dato di sapere la famiglia Grassi di Aradeo era una casata del tutto autonoma rispetto a quella dei Grassi di Alessano, poi trasferitisi a Ruffano, Otranto e Lecce ed alla quale appartenne anche il Ministro Guardiasigilli Grassi Orsini.
Potrebbe trattarsi anche di un ramo collaterale, ma di certezze non ve ne sono!
Di certo c'è che i Grassi di Aradeo erano presenti in questa località, ove possedevano vari beni, già nel XV secolo; erano una famiglia notabile (non nobile) di professionisti e ricchi proprietari terrieri e si imparentarono anche con i Grassi di Alessano, secondo un manoscritto genealogico di quest'ultima famiglia. La loro ricchezza si accrebbe soprattutto nell'Ottocento ed è di questo periodo l'edificazione del palazzo Grassi nel centro di Aradeo. A quanto mi consta la famiglia si è estinta o comunque vari beni sono passati alla famiglia Stamerra sempre di Aradeo che ha assunto il doppio cognome di Stamerra Grassi.
Non ho notizie di rami napoletani dei Grassi di Aradeo e comunque non furono mai investiti del titolo baronale.
Cordiali saluti
Gent.mo Sig. Paolo,
sono rammaricato, per le “inesattezze” fornite dal Sig. Roberto Lecce.
Mi consta, di persona, che la mia famiglia “Grassi da Aradeo” non è estinta, altrimenti non potrei risponderLe.
Sono Domenico Grassi ultimogenito, di sette fratelli, figli di Francesco Grassi fu Pasquale primogenito di undici.
Mio padre Francesco, nato da Pasquale Grassi *01/01/1873 e da Dolores Papaleo da Bagnolo del Salento (comproprietaria del castello Papaleo a Seclì) nacque il due novembre del 1909 proprio nel Palazzo Baronale di Piazzetta Luigi Grassi, da Lei citato.
http://www.comune.aradeo.le.it/cgi-bin/ ... id=palazzi
Primogenito di undici fratelli: Maria, Michelina, Giulietta, Filomena, Domenica, Luigi, Anna, Luigia, Nicola I(deceduto a tre anni), Nicola II, anch’essi nati nel suddetto Palazzo, ereditato poi, dall’ultimogenito Nicola II, ed attualmente di proprietà dei figli, nonché miei cugini: Filomena detta Nella, (deceduta), Vincenzo, Margarita, Agnese, Elisabetta e Ugo. Di ciò posso fornirLe, se interessato, ampia documentazione fotografica degli interni, e sullo stato conservativo del Palazzo.
Sul palazzo in questione, posso confermare che la costruzione risale ai primi del 500 ad opera degli “Olivetani”, antichi feudatari di Aradeo e non per mano dei miei antenati.
Nel 1865 dopo la soppressione e l’incameramento dei beni degli Ordini religiosi, la mia famiglia acquistò il palazzo in questione con tutti i beni dei suddetti Olivetani.
All’epoca il feudo degli Olivetani in Aradeo era tra i più grandi della zona, poiché contava 350 “fuochi”.
Per opera di Francesco Grassi detto “Ciccio” (prozio di mio padre Francesco) nel 1884 fu edificata una nuova residenza, comunicante, attraverso un giardino (uno splendido roseto), con il palazzo cinquecentesco realizzato dagli olivetani.
Il Palazzo suddetto, è stato poi ereditato da mio padre Francesco unitamente a gran parte dei terreni del feudo di Aradeo e di altri comuni limitrofi.
In questo Palazzo di Via Stazione, 2 attuale Via Togliatti, 2 sono nato e cresciuto con i miei fratelli, Pasquale, Giuliana, Michele-Luigi, Mariantonietta, Dolores, Patrizia, tutti nati dal matrimonio di mio padre Francesco con mia Madre Carmela Scrimieri da Sogliano Cavour.
Come Le dicevo, detto palazzo risale alla seconda metà 800, dispone di 21 stanze oltre alle dependance per la servitù per una superficie di 1200 metri quadri, con affreschi e mosaici dell’epoca, in eccellente stato di conservazione.
Fino a trent’anni fa dal terrazzo si poteva dominare e controllare, l’intero podere, annesso al palazzo, denominato “Fondo Oliveto” (denominazione attribuita dagli Olivetani) coltivato da “200 famiglie coloni” a vigneto.
Di terreno coltivabile, oggi, non ne esiste più.
Attualmente affacciandosi dalla stessa terrazza è quasi tutto edificato e la restante superficie è edificatoria e resta “sempre” di proprietà del sottoscritto e dei miei fratelli.
Del nostro palazzo di Via Togliatti, 2, se lo desidera posso fornire documentazione fotografica.
Per quanto riguarda i beni passati alla famiglia Stamerra Grassi, provengono dal patrimonio di Vincenzo Grassi (proprietario dell’omonimo palazzo sito in Piazza San Nicola) fratello minore di Pasquale Grassi, mio nonno, che sposò quasi in punto di morte una signora, già sposata e con figli del primo marito “Stamerra”, da qui l’acquisizione del doppio cognome. Il suddetto Palazzo attualmente è ritornato di proprietà Grassi, poiché e stato riacquistato da Margarita Grassi, figlia di mio zio Nicola.
Inoltre al Sig. Roberto Lecce è sfuggito Palazzo Luigi Grassi, sito in ex Via Regina Elena, attuale Via Della Costituzione, che per decenni è stato Convento delle Suore D’Ivrea, oggi di proprietà comunale.
http://www.comune.aradeo.le.it/cgi-bin/ ... ilo-grassi
Luigi era fratello minore di Francesco (detto Ciccio) Domenico, Vincenzo, ed Elisabetta sposata Vergine, che ebbe in dote dal fratello Francesco una splendida tenuta con 100 ettari di terreno in confine di Aradeo ed il feudo di Cutrofiano.
Tanto dovevo per Sua opportuna conoscenza, e per correggere l’inesattezze del Sig. Roberto Lecce.
Cordiali saluti.