Gentile Armando,
la fonte è il Libro d'Oro, Vol. XXIII, 1995-1999.
BellelliArma :
d'azzurro alla fascia d'argento, accomp.in campo da una sirena d'oro sormontata da tre stelle dello stesso; e, in punta, una pianta fogliata d'argento, sormontata da un falco del medesimo, volante verso le tre stelle d'oro disposte in fascia, nella destra dello scudo.Fam. salernitana di antiche tradizioni. FULGENZIO, agostiniano (Francesco, n. Buccino 18-VI-1677/+ 22-I-1742); Teologo eminente, filosofo, diplomatico (Nunziatura a Lucerna, 1710); Procuratore generale ordine agostiniano, 1720; Prefetto Biblioteca Angelica, 1721; Generale dell' Ordine, elezioni Capitolo LXVI del 15 nov.1726; autore importanti opere teologiche, giuridiche, storiche.
FRANCESCO VINCENZO (* 27-XI-1768) cav. Sacro Ordine Costantiniano S.Giorgio; "Console per la Nazione Maltese" (Lettere Patenti 4 febb. 1797).
Originaria di Capaccio (Salerno), resid. Capaccio e Napoli.
Barone di S.Mattia (mpr); Nob. col predicato di detto titolo (mf). Decreto 24 dicembre 1811.
Barone RR.LL.PP. di S.M. Umberto II, 3 dicembre 1977.
MatarazzoArmatroncato: nel I°d'argento all'aquila spiegata di nero coronata d'oro; nel 2°scaccato di rosso e d'argento, di tre file.Fam. di Castellabate, resid. San Paolo del Brasile e Napoli. Si ritiene derivata da fam. omonima, aggregata alla nob. di Velletri.
Fra gli uomini che maggiormente si distinsero, il notaio NICOLA, uno dei capi della rivolta del Cilento nel 1345, e TIBERIO, dott. in leggi, creato cav.aur. dall'Imp. Carlo V il 16 febb. 1536.
Nel 1580 Cornelia PASCA, vedova di GIOVANNI ANDREA, acquistava i feudi di Prignano, Melito e Puglisi per sè e per gli eredi del defunto marito con investitura del 10 aprile di detto anno, confermata ai Matarazzo con R. Assenso 01-IX-1610.
Nel 1693 Don GIUSEPPE Matarazzo acquistava il feudo di Serra Mezzana con piena giurisdizione, imperio, banco della giustizia, possesso del gladio, ecc. e ne veniva investito l' 8 marzo 1694. I Matarazzo imparentarono con le primarie famiglie
Conte (mpr) R.D. Motu Proprio 25 giugno 1917 e LL.PP. Luogot. 8 maggio 1919 a FRANCESCO Matarazzo. Con altri R.D. 4 marzo 1926 e RR.LL.PP. 2 dicembre 1926 il titolo, con il predicato di Licosa, è stato concesso a ciascun figlio con trasmissibilità (mpr).
FRANCESCO Matarazzo (* Castellabate 09-III-1854/+ S.Paolo 10-II-1937), cavaliere al Merito del Lavoro e Gran Cordone dell'Ordine della Corona d'Italia, durante la grande guerra fu Presidente dell' Ente Autonomo dei consumi ed in tale quantità svolse opera proficua, garantendo in proprio, presso i governi delle nazioni alleate, i rifornimenti di viveri di cui l'Italia aveva bisogno.
Ebbe due medaglie d'oro, una dell'Opera Nazionale Balilla e l'altra dal Banco di Napoli.
Nel 1917, donò all'Ospedale Italiano Umberto I di San Paolo una casa di salute, e nel 1925 ne donò un'altra per perpetuare il nome del di lui figlio ERMELINO, perito nel 1920 in un disastro automobilistico presso Torino.
Cordialmente
ADBdT