Parto dalla conclusione vorrei chiarire quando i primi documenti coevi parlano dei Frangipane e in che modo li identificano
e stabilire quando Frangipane inizi nei documenti a poter essere considerato cognome
Sono riuscito a chiarire che anche a Pisa i primi cognomi ( che interessavano il ceto dirigente e si rifacevano ad un eponimo ) comparvero nel xii secolo in un periodo tra la meta' e la fine del secolo. Questo e' importante perche' Pisa ha una storia comunale che inizia con molto anticipo rispetto a Firenze
l'epoca del passaggio dal sistema patronimico al sistema cognominale e' assurdamente trascurato dalla maggior parte degli storici e si generano confusioni che continuano a perdurare anche ai giorni nostri
Uso le parole della dottoressa Enrica Salvatori che esprimono bene il mio pensiero
Enrica Salvatori----Una qualsiasi indagine sulla nascita e sulla diffusione del cognome entro le più importanti famiglie pisane è considerevolmente facilitata dal fatto che molte di queste sono state oggetto di studi prosopografici approfonditi, alcuni già pubblicati (40), altri ancora contenuti in tesi di laurea, conservate presso il Dipartimento di Medievistica dell'Università di Pisa . Si tratta nella grandissima maggioranza di famiglie del ceto consolare cittadino, importanti per agiatezza economica e coinvolgimento politico, per le quali si può risalire ad antenati di XI secolo. Tuttavia, al di là del ben giustificato ottimismo che tale abbondanza di lavori induce nello studioso di antroponimia, devo purtroppo notare che solo in poche di queste opere ho riscontrato una decisa sensibilità verso le questioni antroponimiche, che si esplica essenzialmente con l'attenzione al significato e all'uso dei patronimici e col rilevare tempi e modalità della prima comparsa del nome di famiglia. Nella maggior parte dei casi, invece, l'autore dello studio prosopografico non fornisce sistematicamente per ogni individuo la forma antroponimica con cui è espresso ma, una volta identificata la sua appartenenza a una determinata famiglia, lo nomina utilizzando un `cognome' che sovente compare più tardi o non è attestato in quella forma per quell'individuo. Nonostante questo 'vizio di forma' è tuttavia possibile ricavare diverse e interessanti considerazioni sugli usi antroponimici di queste famiglie, in gran parte già formulate dagli stessi autori degli studi prosopografici -----Enrica Salvatori
Dante Alighieri (Dante figlio di Alighiero Bellincioni , l' Alighieri di Dante non era cognome ma patronimico ) pone all'attenzione dello studioso molti quesiti in questo senso
porto ad esempi :
il Bellicione Berti Ravignani ancora veicolato come Bellincione dei Ravignani . Non esisteva una famiglia Ravignani
il Cacciaguida dantesco proposto spesso con un inaccoglibile Cacciaguida degli Elisei
Ad alimentare molte false convinzioni studiate a scuola come vere fino ai nostri giorni il Boccaccio
da wikipedia :
Il Boccaccio fa discendere Dante Alighieri dalla famiglia romana dei Frangipani; così infatti nel Trattatello in laude di Dante è narrata la presunta riedificazione di Firenze ai tempi di Carlo Magno: «infra gli altri novelli abitatori, forse ordinatore della riedificazione, partitore delle abitazioni e delle strade e datore al nuovo popolo delle leggi opportune (...) venne da Roma uno nobilissimo giovane per ischiatta de' Frangiapani e nominato da tutti Eliseo; il quale per avventura (...) in quella divenne perpetuo cittadino, e dietro a sé di figliuoli e di discendenti lasciò non picciola né poco laudevole schiatta: li quali (...) per soprannome presero il nome di colui che quivi loro aveva dato cominciamento, e tutti insieme si chiamar gli Elisei. De' quali di tempo in tempo, e d'uno in altro discendendo, tra gli altri nacque e visse uno cavaliere per arme e per senno ragguardevole e valoroso, il cui nome fu Cacciaguida (...)». La critica moderna espresse un giudizio in merito a tale racconto; tuttavia considera che, se non mancano nell'operetta notizie autentiche, è innegabile l'impulso encomiastico, sì che la figura di Dante Alighieri appare circonfusa da un alone di leggenda; inoltre la tendenza ad attribuire illustri antenati doveva essere ben radicata nel Boccaccio, se è vero che anche Fiammetta viene fatta discendere dai Fresapane o dagli Annibali. Tuttavia Dante Alighieri stesso rivendica attraverso le parole di Brunetto Latini un'ascendenza romana (Divina Commedia, Inferno, XV 73-78); sarebbe stato infatti il rampollo di una di quelle famiglie romane che, insieme ad altre famiglie fiesolane, fondarono Firenze dopo la distruzione di Fiesole da parte di Giulio Cesare «...ma questa è cosa molto incerta, e secondo mio parere niente altro è che indovinare», come si esprimeva il Bruni nella sua Vita di Dante.
Delle due tradizioni, quella riportata da Dante Alighieri e quella riportata da Giovanni Boccaccio, l'ultima potrebbe trarre una certa conferma dalle parole di Cacciaguida: «Moronto fu mio frate ed Eliseo» (Divina Commedia, Paradiso, XV 136); alcuni interpretano che Cacciaguida avesse due fratelli: Moronto ed Eliseo; altri che Cacciaguida faccia riferimento a un solo fratello: Moronto di nome, Elisei di cognome; quest'ipotesi, alquanto suggestiva, permette di credere che anche il trisavolo di Dante fosse un Elisei. Resterebbe ora da documentare se gli Elisei discendevano effettivamente dai Frangipani: se così fosse, la leggenda del Giovanni Boccaccio diventerebbe notizia storica
La menzogna non fa bene al pensiero !
Oggi sappiamo che Cacciaguida non poteva avere cognome ed un eventuale Cacciaguida Elisei ( mai documentato ) starebbe eventualmente a significare Cacciaguida di Eliseo
il padre di Cacciaguida e' stato riconosciuto da Robert Davidsohn (Danzica, 26 aprile 1853 – Firenze, 17 settembre 1937) gia ai primi del novecento in un molto probabile Cacciaguida Adami ( Cacciaguida di Adamo )
Io credo che anche a Roma i primi cognomi da non confondere coi patronimici inizino ad apparire da meta' del xii secolo
Mi potete aiutare con notizie da studi recenti sulle famiglie romane ed in particolare sui Frangipani
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