Venezia, Palazzo Ducale, originariamente in sala dell'Avogaria (ora negli appartamenti del Doge, in sala Grimani), telero di Donato Bragadin (detto Donato Veneziano, 1459):
San Marco
in forma de lion, tra S. Girolamo e S. Agostino (vescovo di Ippona, chirotecato...)
Sul libro:
legibus quibus immoderata hominum frenatur cupiditas quempiam parere cogatis 'costringete ognuno a obbedire alle leggi con le quali si frena l'immoderata cupidigia degli uomini'
Sul cartiglio di Girolamo:
nihili quempiam irati statuatis 'non sentenziate nessuno su nulla quando siete arrabbiati'
Sul cartiglio di Agostino:
hominum uero plectentes errata illa non tam magnitudine peccati quam uestra clementia et mansuetudine metiamini 'in realtà, nel punire gli errori degli uomini misurerete non tanto l'entità dei loro peccati quanto la vostra clemenza e bontà'
Non male per una sala dedicata agli 'operatori della giustizia'...