La conchiglia in araldica

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La conchiglia in araldica

Messaggioda adj » martedì 5 gennaio 2010, 18:12

Spero di far cosa gradita segnalando la prossima pubblicazione di un libro del ben noto Maurizio C.A. Gorra: La conchiglia in araldica - Dal simbolo arcaico all'emblema di Santiago di Compostella.
L'uscita è prevista per il primo trimestre 2010, a cura delle Edizioni Compostellane di Pomigliano d'Arco.
Ulteriori informazioni possono essere ottenute scrivendo all'editore: info@edizionicompostellane.com
adj
 

Re: La conchiglia in araldica

Messaggioda Alessio Bruno Bedini » mercoledì 6 gennaio 2010, 20:16

Conoscendo bene il valore dell'amico Maurizio Gorra, aspettiamo con fiducia di poter sfogliare questa sua ultima fatica ;)
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Re: La conchiglia in araldica

Messaggioda Tilius » giovedì 7 gennaio 2010, 12:14

Rimango anch'io in attesa di dettagli ulteriori (ovvero la data esatta dell'uscita). [thumb_yello.gif]
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Re: La conchiglia in araldica

Messaggioda Antonio Pompili » mercoledì 10 febbraio 2010, 13:28

Ho saputo dall'Editore che il libro si aprirà con la presentazione di Sua Eminenza Reverendissima il Cardinale Andrea Cordero Lanza di Montezemolo, massima autorità araldica della Chiesa Cattolica, e con due introduzioni curate rispettivamente dal Prof. Paolo Caucci von Saucken, presidente del Centro Italiano di Studi Compostellani, e dal Dott. Pier Felice degli Uberti, AIH, presidente dell'Istituto Araldico Genealogico Italiano.
ImmagineQUI FACIT VERITATEM VENIT AD LUCEM (Gv 3,21a)
TU SCIS QUIA AMO TE (Gv 21,17b)
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Re: La conchiglia in araldica

Messaggioda Silviabol » mercoledì 10 febbraio 2010, 22:58

[thumbup.gif] [clapping.gif] [thumb_yello.gif] complimenti!!!! A quando l'uscita?
Silvia [jump.gif]
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Re: La conchiglia in araldica

Messaggioda Alessio Bruno Bedini » giovedì 11 febbraio 2010, 14:48

ATTENZIONE Soci IAGI!

Le EDIZIONI COMPOSTELLANE riservano lo sconto del 20% e le spese di spedizione gratuite SOLO ai soci IAGI ed ai lettori di questo forum che richiederanno, senza alcun impegno, ulteriori informazioni inviando, entro il 15 marzo 2010, una mail a info@edizionicompostellane.com
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Re: La conchiglia in araldica

Messaggioda adj » lunedì 31 maggio 2010, 16:08

Ho ricevuto comunicazione dalla casa editrice dell'avvenuta pubblicazione del libro.
Qui ulteriori informazioni: http://www.edizionicompostellane.com/index2.html inclusa la possibilità di visionare l'indice, la prefazione del Cardinale Andrea Cordero Lanza di Montezemolo e le due presentazioni, curate dal Professor Paolo Caucci von Saucken e dal Dottor Pier Felice degli Uberti.

(e ancora complimenti a Maurizio Carlo Alberto Gorra) [clapping.gif]
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Re: La conchiglia in araldica

Messaggioda da Fiore » lunedì 31 maggio 2010, 17:31

Tantissime congratulazioni a Maurizio per questa sua fatica, originale e prestigiosissima anche per il contesto in cui è nata!!! :P
Il Centro Studi Compostellano, che ha promosso la ricerca, fa capo all'Università di Perugia ed annovera al suo interno grandi studiosi italiani e stranieri, docenti e ricercatori universitari tra i più accreditati nel campo storico in generale.

Il volume è uscito in occasione del XXIII Incontro Compostellano in Italia, tenutosi nello scorso week-end a Perugia, dove si sono incontrati studiosi dalla Francia, dalla Germania e dalla Spagna per fare il punto sullo stato della ricerca compostellana in Italia e in Europa, presentando le più aggiornate ricerche scientifiche sul tema di S. Giacomo.
Perciò l'opera di Gorra è stata salutata con grande apprezzamento da tutta la comunità scientifica che ruota intorno al tema jacopeo.

Auguri ancora a Maurizio, anche per la sua salute che negli ultimi tempi gli ha dato non pochi problemi: riprenditi, ti aspettiamo per ricominciare le nostre Visite Araldiche! [thumb_yello.gif]
Ad maiora semper


Vorrei sottolineare ciò che hanno scritto sia Antonio Pompili che adj, e cioè che il volume è arricchito dalle presentazioni di S.E. il card. Andrea Cordero Lanza di Montezemolo, da quella del presidente del Centro Studi Compostellani prof. Caucci von Saucken e soprattutto dal quella del nostro presidente Pier Felice degli Uberti :P , che ha curato l'egregia presentazione dell'autore e della sua attività nell'ambito dello IAGI.

E' da salutare anche con plausi che Il volume è pregevolmente arricchito dai disegni del nostro moderatore don Antonio Pompili ;) e di Simonetta De Socio, valente grafica. Quello in copertina è l'originale disegno firmato da S.E. Montezemolo per il Santo Padre Benedetto XVI.

M.M.
Carmina litterae non dant panem...
...sed...
Deus nobis haec otia fecit (Verg. Buc. I)
da Fiore
 
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Re: La conchiglia in araldica

Messaggioda Tilius » mercoledì 2 giugno 2010, 18:58

Qui sono le prefazioni di Sua Eminenza il Cardinale Andrea Cordero Lanza di Montezemolo, di Paolo Caucci von Saucken e di Pier Felice degli Uberti.

http://www.edizionicompostellane.com/download/Conchigliaaraldica_Presentazioni.pdf

[thumb_yello.gif] [thumb_yello.gif] [thumb_yello.gif]
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Re: La conchiglia in araldica

Messaggioda Tilius » mercoledì 2 giugno 2010, 19:02

Qui cito una breve presentazione del volume, ripresa direttamente dal sito dell'Editore, cui rimando per ulteriori dettagli (ohps! ...vedo che l'ottimo & celere AdJ ha già provveduto a linkare il sito... ;) poco male: ripetere giova).

Simbolo arcaico tra i più ricchi di significato, la conchiglia evoca lo scrigno solido ed inviolabile in cui l'uomo intende custodire tutti i valori più preziosi e più sacri.
Le costolature radiali delle ruvide valve richiamano le dita di una mano protesa alle opere di bene, mentre le loro affinità con i raggi del sole e con le aureole, conferiscono un alone di immortalità.
È questo il simbolismo ancestrale che la conchiglia trasferisce con sé nel Medioevo, quando diviene una delle figure primarie della nascente araldica e si afferma come simbolo del pellegrinaggio cristiano, con la particolare accezione di emblema del Cammino di Santiago di Compostella.
Tante famiglie d’Europa, ispirandosi a questo viaggio estenuante e pericoloso ma, al tempo stesso, interiormente rigenerativo, apponevano con orgoglio la conchiglia nel loro stemma, come testimonium dell’avvenuta estrema impresa devozionale fino al sepolcro dell’apostolo Giacomo, ai confini del mondo medievale.
Anche Benedetto XVI, assieme a tanti prelati, inserisce nel proprio stemma «la conchiglia, che è anzitutto il segno del nostro essere pellegrini, del nostro essere in cammino».
E ancora, molte località europee, interessate dalla fitta rete di itineraria peregrinorum che conducono a Santiago di Compostella, ostentano la conchiglia nel loro stemma per testimoniare la loro vocazione all’accoglienza dei pellegrini in transito.
L’autore, Maurizio Carlo Alberto Gorra, prende in esame tanti stemmi appartenenti a città famiglie e prelati italiani e stranieri e, con elegante lessico, ne redige i blasoni.
In questo modo, egli ci conduce nell’universo affascinante dell’araldica, avvalendosi anche di una elegantissima rassegna iconografica contenente oltre 200 stemmi in quadricromia, molti dei quali sono stati disegnati in esclusiva nell’ambito di questa ricerca.
Ultima modifica di Tilius il giovedì 3 giugno 2010, 8:47, modificato 1 volta in totale.
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Re: La conchiglia in araldica

Messaggioda Tilius » mercoledì 2 giugno 2010, 19:14

Infine, la copertina... giusto per vedere dal vivo di cosa di parla... Immagine Immagine Immagine

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Maurizio, per quel poco che possono valere, Ti faccio i miei più sinceri complimenti! [thumb_yello.gif]
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Re: La conchiglia in araldica

Messaggioda semifonte » giovedì 3 giugno 2010, 20:28

E' stato un privilegio l'opportunita' di ascoltare il prof. Gorra in recenti visite IAGI.
Complimenti(modestissimi) per la pubblicazione dell'opera e per la scelta di "Perugia",dove in alcune scienze si mantiene alta l'antica eccellenza.


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Re: La conchiglia in araldica

Messaggioda Tilius » venerdì 4 giugno 2010, 12:17

Un assaggino in anteprima onde stuzzicare gli appetiti dei Sigg. Forumisti versati in Araldica...

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PS: immagine pubblicata con Licenza de' Superiori... ;)
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Re: La conchiglia in araldica

Messaggioda adj » venerdì 4 giugno 2010, 16:29

Stamane ho ricevuto anch'io la copia ordinata e l'esame del volume non ha fatto che confermare quanto già mi attendevo circa la completezza e l'interesse dell'opera.
Ancora complimenti a Maurizio Carlo Alberto Gorra, e anche al nostro Don Antonio, autore di alcune delle tavole.
[thumb_yello.gif]
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Re: La conchiglia in araldica

Messaggioda Tilius » venerdì 4 giugno 2010, 18:38

Noto ora che nell'appassionata prefazione redatta da Pier Felice degli Uberti é anche citato il Forum!!!
Ma allora é il caso di riportarla integralmente:

Pier Felice degli Uberti

Quando Maurizio Carlo Alberto Gorra mi ha chiesto di scrivergli
una presentazione, mi sono reso conto che non ha certo bisogno di essere
introdotto al pubblico dei lettori perché, come vedrete scorrendo le
righe che seguono, è assai conosciuto fra i cultori della materia araldica.
Tuttavia questa richiesta mi ha permesso di fare una indagine retrospettiva
che mi riporta indietro di almeno quindici anni, tanto è il tempo
della nostra amicizia e del suo serio impegno nelle organizzazioni
di cui siamo orgogliosi di fare parte.
Oggi Gorra rappresenta un esempio di quanto di meglio esista in
Italia fra gli studiosi dell’araldica, intesa come scienza documentaria
della storia: e non solo perché si è dedicato ad una seria e rigorosa produzione
scientifica di pubblicazioni, ma anche perchè è un attivo realizzatore
di momenti che coinvolgono gli appassionati del settore (nelle
sue ormai famose “visite araldiche guidate” ai monumenti araldici italiani),
e proprio a lui va il merito di aver creato questo spazio fra il dire
e il fare presentando al cultore, oltre alle vicende storiche legate al monumento
(che si potrebbero reperire in un normale libro), anche la visione
oggettiva necessaria a trasmettere quelle emozioni che possono
esistere solo se si è davanti all’opera araldica stessa. Gradevoli eventi
dei quali offre pure il ricordo attraverso le sue introvabili dispense.
Oggi Gorra è l’amministratore di I Nostri Avi, il più conosciuto
forum Internet italiano di Scienze Documentarie della Storia, e fra i più
noti e frequentati del mondo – sebbene in lingua italiana – grazie proprio
all’elevata partecipazione numerica dell’utenza, salotto virtuale
dove mette a completa disposizione del fruitore la sua indiscussa competenza
nella scienza araldica.
Nel suo curriculum vitae possiamo trovare, accanto alle numerose
pubblicazioni anche a grande tiratura (perché è pure un divulgatore di
questa disciplina), numerosi articoli ed esaustive recensioni di pubblicazioni
del settore che captano l’interesse del lettore.
Ha effettuato i corsi quadriennali della Scuola di Genealogia, Araldica
e Scienze Documentarie di Bologna, realizzando preziose tesi
conclusive col massimo dei voti, e per la sua oggettiva competenza è
Socio Ordinario dell’Istituto Araldico Genealogico Italiano, la categoria
che raccoglie i più importati studiosi a livello accademico d’Italia e
del mondo; è anche consulente per l’araldica dell’Istituto Italiano per
la Storia di Famiglia, Socio Fondatore dell’Associazione Insigniti Onorificenze
Cavalleresche, dove mette a disposizione la sua competenza
per risolvere gli enigmi che collegano la simbologia cavalleresca
all’identificazione araldica, nonché collaboratore di “Nobiltà, rivista di
araldica, genealogia, ordini cavallereschi” e di “Il Mondo del Cavaliere”,
rivista internazionale sugli ordini cavallereschi (voce ufficiale
dell’International Commission for Orders of Chivalry)
Fa parte del Comitato Scientifico dell’Enciclopedia delle Famiglie
Storiche Italiane.
Ma non dobbiamo neppure dimenticare che è stato docente per
l’araldica del Corso di Araldica e Scienze Documentarie tenuto dall’Istituto
Araldico Genealogico Italiano presso la Presidenza del Consiglio
dei Ministri – Ufficio cerimoniale ed araldico dello Stato, e da
sempre figura fra i docenti della Scuola di Genealogia, dove le sue lezioni
ai corsi riservati alla popolazione guadagnano sempre l’attenzione
e il plauso dei partecipanti.
È inoltre Socio cultore del Circolo di Studi Storici Le Calabrie,
collaboratore di diversi periodici scientifici come “Studi Calabresi”
(organo del Circolo predetto), “Rivista Storica Calabrese” (organo della
Deputazione di Storia Patria per la Calabria) e “Annali” (organo
dell’Associazione Nomentana di Storia e Archeologia), cura la rubrica
di Araldica per il mensile “Cronaca Numismatica”, effettua studi per
conto di Enti pubblici locali (fra cui alcuni Musei Civici del Foggiano:
in particolare, è di questi mesi la realizzazione di un testo sui manufatti
Presentazione di Pier Felice degli Uberti 11
araldici conservati in quello di Troia) e redige expertise specialistici su
incarico di docenti di differenti facoltà universitarie (da Pisa a Reggio
Calabria).
Se oggi l’Italia è priva di una possibilità di riconoscimento dello
Stato per quanto riguarda le armi gentilizie, ciò non significa che la
stessa sorte sia riservata all’araldica degli Enti, ed è proprio in questo
settore che Gorra riscuote l’apprezzamento degli enti pubblici che hanno
richiesto una specifica consulenza sulla materia, convincendolo a
scrivere una preziosa monografia che aiuta concretamente le amministrazioni
a seguire l’iter per ottenere il riconoscimento dello stemma e
del gonfalone da parte del signor Presidente della Repubblica Italiana.
Se uno studioso deve essere visibile al grande pubblico del suo
paese, non ci sono dubbi sul fatto che egli ci riesca a 360°, perché dal
1996 ha partecipato a tutti i congressi, convegni e colloqui importanti
tenutisi in Italia nelle nostre discipline e non solo come uditore, ma
come oratore ed organizzatore.
Ora vede la luce questo libro che costituisce un punto fisso nella
materia perché la conchiglia in araldica non è solo un simbolo tra i tanti
che possiamo trovare, ma è qualcosa che va oltre al tempo e alla dimensione
spaziale, tant’è che quando pensiamo alla conchiglia subito
la mente va al gesto di portarla all’orecchio per ascoltare… il mare e
godere della grandezza dell’immenso, dell’infinito senza confini.
La conchiglia ha rappresentato senza dubbio in senso materiale
l’identificazione concreta di uno dei primi strumenti di scambio, una
delle realizzazioni primordiali della moneta. Ma la sua immagine ci fa
venire alla memoria la figura dell’apostolo Giacomo e il richiamo plurisecolare
del pellegrino che percorreva un territorio alla ricerca della
fede, facendo di questa fede la bandiera della sua testimonianza cristiana,
che nel nostro tempo possiamo identificare come il tragitto del
pellegrino della cultura verso le discipline più disparate; perché nella
conchiglia, se vogliamo, possiamo scoprire la perla, che rappresenta il
raggiungimento del risultato della nostra ricerca esistenziale.
Quindi questa pubblicazione è l’excursus di tutto il cammino dell’uomo
attraverso un simbolo, con la sua storia, le aspirazioni, i successi
e anche i disastri di ogni epoca, ove troviamo rappresentati tutti i
Paesi attraverso i marcatori che li identificano come l’iconografia, la
leggenda, la mitologia, la semeiotica, la storia, gli ordini cavallereschi
e alla fine e soprattutto la scienza araldica.
In tutte queste pagine riccamente illustrate da figure (fotografie e
disegni, parte dei quali inediti) in bianco-nero e colore, troviamo una
parte introduttiva e una premessa cui seguono i dieci densi capitoli che
spaziano dai volti ai risvolti della conchiglia, dalla natura al simbolo,
dalla realtà naturale delle conchiglie agli usi cui l’uomo l’ha assoggettata,
dal suo valore simbolico nella mitologia pagana al Cristianesimo,
dalla nascita di Venere alla venera araldica, dalla conchiglia legata a
San Giacomo all’abbinamento tra Santiago di Compostella e le conchiglie,
dal rapporto tra i pellegrinaggi e l’araldica ai cavalieri erranti e
ai pellegrini, dagli usi emblematici della conchiglia in epoca medievale,
moderna e contemporanea agli esempi del suo utilizzo nell’arte,
nell’architettura, e quindi nell’araldica, dal simbolo al segno, fino ai
marchi e ai loghi, dalla presenza della conchiglia negli stemmi di famiglia
dai primordi dell’araldica a oggi, alle motivazioni di tale uso e
ai modi di raffigurarla, dalla conchiglia negli stemmi di enti e di singoli
(non solo dinastie nobili ma anche città, ordini religiosi e cavallereschi,
prelati, corporazioni) allo stemma come rappresentazione grafica
del nome, e dalla conchiglia figurante negli stemmi alla sua comparsa
fuori di essi (collane e ornamenti di ordini cavallereschi) e ancora nelle
imprese rinascimentali, fenomeno emblematico parallelo all’araldica,
per giungere infine a considerare l’oggetto conchiglia come fonte di
edificazione morale.
Un lavoro esaustivo che può a ragione essere considerato una pietra
miliare sull’argomento.
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