Gentile Massimiliano,
la fonte è l' Enciclopedia storico-nobiliare di Vittorio Spreti.
Vinci GigliucciArma :
Troncato d'azzurro e d'argento all'albero di verde attraversante, nodrito sopra un monte di cinque cime dello stesso, sormontato da tre stelle di otto raggi d'oro, ordinate in fascia.
Alias :
Partito : nel 1°d'argento all'albero nodrito sulla vetta di un monte di tre cime, all'italiana, ristretto, il tutto di verde ; col capo di azzurro carico di tre stelle d'oro di otto raggi, ordinate in fascia(Vinci) ;
nel 2°d'azzurro al giglio di giardino, fiorito di tre pezzi d'argento e nodrito sopra un monte di tre cime all'italiana, ristretto, d'oro(Gigliucci).
Alias :
Partito : nel 1°d'argento all'albero di vinco al naturale, nodrito sulla sommità di un monte all'italiana di 5 cime, ristretto, di verde ; col capo d'azzurro carico di tre stelle di otto raggi d'oro, poste in fascia(Vinci) ;
nel 2°d'azzurro al giglio di giardino fiorito di tre pezzi d'argento, nodrito sulla vetta di un monte di tre cime all'italiana, ristretto, d'oro.(Gigliucci).
Dimora : Fermo, Cupra Marittima, Firenze, Roma e Ginevra (Svizzera).

La famiglia Vinci è tra le più antiche di Fermo e da epoca remotissima appartiene a quel patriziato, riconosce quale capostipite un AGOSTINO, vissuto nel sec. XII.
Sono degni di ricordo :
- BONGIOVANNI, di Agostino, giureconsulto, nella quale disciplina lo seguì il figlio DOMENICO.
- GIOVANNI, di Domenico, conosciuto col nome di < Beato Giovanni Vinci > visse e morì a Bologna e fu uno dei primi seguaci di S. Domenico ; la famiglia Vinci di Fermo lo ritiene suo antenato benchè esistano serii dubbi in proposito.
- ANTONIO, di Nicola, fu tribuno militare dal 1319 e venne assai stimato da re Roberto di Napoli.
- JACOPO, di Luca, fu cavaliere di S. Giovanni di Gerusalemme nel sec. XV.
- GIOVANNI, di Anguilello, consigliere dell'imperatore Sigismondo, fu da questi creato conte palatino con facoltà di creare dottori e notai nel 1433.
- PIER MARINO, di Giovanni, I.V.D., fu podestà di Firenze nel 1428.
- BONGIOVANNI, di ser Vanne, I.V.D., fu amico di messer Lodovico de Migliorati, signore di Fermo, alla morte del quale fu inviato dal Comune a Martino V per chiedere che Fermo non fosse data a nessuno in signoria, ma per la morte del papa non ottenne nulla e Fermo fu data a Francesco Sforza che per il suo cattivo governo venne cacciato nel 1445.
Bongiovanni fu dal cardinale Lodovico Scarampi nominato podestà di Foligno.
- GIOVANNI, di Giacomo, di Bongiovanni, fu cavaliere Gerosolimitano ed ebbe la commenda dell'Ordine nella città di Jesi nel 1555.
- LODOVICO, di Bongiovanni, I.V.D., ed ingegnere militare, fu podestà di Pesaro nel 1454, senatore di Roma, governatore in varie città ; per i suoi meriti il cardinale Prospero Colonna gli concesse di inquartare lo stemma Colonna e aggiungerne il cognome il 23 aprile 1455.
Amico di S. Giacomo della Marca ; fece dipingere due polittici da Carlo Crivelli ; il 4 ottobre 1485 non potendo il Comune pagare al duca di Camerino il prezzo pattuito per Castel Gismondo, egli lo sostituì pagando 2000 ducati d'oro e 300 salme di grano.
- La famiglia Vinci ebbe la signoria di Castel Gismondo fino a tutto il secolo XVIII.
- BONFRANCESCO, di Lodovico, capitano delle forze fermane contro Ascoli nel XVI secolo, sposò Selvaggia, di Lodovico degli Ottoni, signore di Matelica.
- CONCETTO, di Bonfrancesco, militò sotto Valerio Orsini e col fratello Giacomo combattè in Germania, Francia, Schiavonia, Toscana ; fu capitano sotto Cosimo de' Medici nel 1540, governatore di Pisa nel 1554 ; morì il 14 agosto1555.
- Il fratello GIACOMO fu prefetto di una coorte nel 1554 per Cosimo de' Medici ed in quell'anno morì all'assedio di Siena all'età di 43 anni.
- GIOVANNI, di Bonfrancesco, fu capitano.
- ANTON MARIA, di Giovanni, fu letterato e poeta, amico di Torquato Tasso.
- CONCETTO, di Silvio, di Guido, di Bonfrancesco, militò in Ungheria col parente Vinco.
- ASDRUBALE, di Annibale, fu capitano contro gli Ugonotti in Francia e combattè a Montcontour nel 1569.
- VINCO, di Ottavio, di Federico, di Bonfrancesco, fu da Ferdinando de' Medici, con Dipl. 2 gennaio 1593 nominato suo < intimo famigliare e capitano delle sue truppe >, combattè in Ungheria contro i turchi e il 3 agosto 1596 il cardinale Ascanio Colonna confermò a lui e discendenti il diritto di chiamarsi Colonna e inquartarne l'arma.
Paolo V nel 1607 lo incaricò di riordinare le truppe pontificie.
Gregorio XV lo creò capitano delle fortezze della Valtellina cedutegli da Filippo di Spagna nel 1623.
- EMILIO
sposò la nob. Aurelia GIGLIUCCIin cui si estingueva questa famiglia e ne portò in casa Vinci tutti i diritti e il ricco patrimonio malgrado lunghi contrasti e potè aggiungere il cognome Gigliucci sebbene un'altra famiglia l'abbia preteso e lo porti.
- BONGIOVANNI, di Emilio, I.V.D., fu buon letterato, professore nell' Università di Fermo e ascritto tra gli avvocati collegiali della città, fu uditore di Rota in Bologna per 10 anni e per 2 anni presidente di detta Rota.
Nel 1633 tornò a Fermo, ma prima si recò a Roma ove ottenne il patriziato di questa città per sè e discendenti e l'ascrizione all'ordine senatorio con Dipl. 24 settembre 1640.
Ebbe 19 figli fra cui CONCETTO, che fu I.V.D. e dal cardinale Marcello Santacroce con Dipl. 26 gennaio 1671 ottenne di poter usare per sè e discendenti lo stemma ed il cognome dei Santacroce.
- ANTONIO ASDRUBALE sposò la contessa Camilla BUTTI che ultima di sua famiglia portò in casa Vinci il patrimonio ed il titolo comitale concesso a Gian Simone Butti e discendenti dal re di Polonia nel 1683.
- GIAN SIMONE, di Antonio Asdrubale, dottore in legge e filosofia nel 1713, in occasione del suo matrimonio con la nobile Aldegonda dei marchesi MASSEI di Ascoli Piceno venne aggregato coi suoi discendenti al patriziato ascolano.
Nel 1751 fu eletto console di Carlo Emanuele re di Sardegna.
- CONCETTO, di Antonio, di Asdrubale, I.V.D., fu agente di Fermo in Roma, il 5 maggio 1734 venne investito di una prelatura istituita dal padre e la S. Sede lo inviò governatore a S. Severino, poi a Fano, a Fabriano, Jesi, Spoleto.
Nel 1732 a Fano ricevette la Regina di Napoli, Maria Amalia, figlia di Federico Augusto re di Polonia ed elettore di Sassonia.
Morì a San Gemini nel 1780.
- GIUSEPPE, di Gian Simone, fu I.V.D. a 26 anni e successe allo zio mons. Concetto nella prelatura di famiglia. Governatore di Rieti ne ottenne l'aggregazione al patriziato per sè e famiglia.
Nel 1766 fu governatore di Fabriano, dove ottenne il patriziato, che più tardi fu esteso a tutta la famiglia per richiesta del conte Eufemio.
Nel 1775 fu ambasciatore a Camerino, ove ottenne la nobiltà civica.
Dal 1778 al 1785 fu a Roma presidente della Rev. Camera e durante questo periodo fu delegato apostolico a Fabriano, incarico terminato nel 1785, anno in cui venne inviato nunzio in Svizzera ove stette per 9 anni ; prima però fu consacrato vescovo di Berito da Pio VI, che nel 1704 lo chiamò a Roma quale maggiordomo dei Sacri Palazzi ; morì nel 1796.
- ASDRUBALE, di Gian Simone, sposò la nobile Laudomia PACARONI, ultima di sua casa. Nel 1773 fu console del re di Sardegna in Fermo.
- EUFEMIO, di Asdrubale, nacque il 3 gennaio 1760, fu dottore in legge ed appassionato raccoglitore di memorie domestiche e delle nobili famiglie fermane.
Console del re di Sardegna , pro legato in Fermo, cavaliere dei SS. Maurizio e Lazzaro,
sposò la nobile Niccolina LELI CALVUCCI, ultima di sua casa.
- RAFFAELE (* 16-V-1812 + 19-X-1866), di Eufemio, fu gonfaloniere di Fermo dal 1854 al 1856, cavaliere degli Ordini di Malta, di S. Stanislao di Russia, di S. Gregorio Magno e Piano,
il 27 maggio 1845 sposò la nobile Bianca de' PAZZI (* FI, 05-IX-1822 + Roma, 14-II-1899).
La famiglia è iscritta nel Libro d'Oro della Nobiltà Italiana e nell' Elenco Uff. Nob. Ital. coi titoli di :
- Conte (m)
- Patrizio di Fermo (mf)
- Patrizio di Ascoli (mf)
- Patrizio di Rieti (mf)
- Nobile di Fabriano (mf)
ed è rappresentata da :
Giovanni(* 09-X-1846 + 19-XII-1909)
di Raffaele (1812-1866) e nob. Bianca de' Pazzi (1822-1899), dottore in giurisprudenza,
sposato 28 febbraio 1876 con la nob. Eugenia dei marchesi RAGGI (* 14-VI-1855), tuttora vivente.
Figli :
- RAFFAELLO (* Roma, 29-VI-1879)
sposato a Londra 20 ottobre 1902 con Costanza SHIPOTT (* Dublino, 18-IX-1883), da cui :
...
GIOVANNI ENRICO(* Wells Someerseet, 18-XII-1903)
Fratelli :
1) LUIGI (* 05-XI-1847 + 16-III-1930)
Dottore in filosofia e giurisprudenza. Si diè agli studi letterari. Buon poeta. Appassionato raccoglitore di genealogie delle famiglie fermane e di storia locale.
2) GIUSEPPE (* 30-III-1849 + 04-II-1928)
sposato a Roma 1876 con la nob. Enrica dei marchesi RICCI-PARACCIANI (* Roma, 13-VII-1855), da cui :
...
GUIDO(* Roma, 14-III-1878), comm. Corona d'Italia
sposato Milano 1906 con donna Eleonora dei conti BARBIANO di BELGIOIOSO
3) GUGLIELMO (* 19-VII-1850 + 18-VII-1922), ingegnere
sposato Roma 18 ottobre 1888 con donna Maria dei principi FALCONIERI di CARPEGNA (* Roma, 30-IV-1863), da cui :
a)
LUIGI ORAZIO(* Fermo, 31-VIII-1889)
Dottore in giurisprudenza, consigliere d'ambasciata, med. d'argento al valor militare, med. comm. guerra 1915-18, cavaliere di Malta
b)
FEDERICO(* Fermo, 04-IV-1892), cav. di Malta
c)
LUDMILA(* Roma, 01-II-1895)
sposata 9 febbraio 1915 al conte Francesco PO di NERVIANO
d)
CARLO(* Fermo, 14-IX-1901), cav. di Malta
4) GIULIO CESARE (* 25-XI-1858)
inviato straordinario e ministro plenipotenziario di S.M. a riposo, gr.uff. dei SS. Maurizio e Lazzaro, gr.croce della Corona d'Italia, della Stella Polare con Collare, dell'Ordine della Concezione di Villa Viçosa, del Tesoro Sacro, del Doppio Dragone, del Donebrog, dell' Aquila rossa di Prussia, di Carlo III di Spagna, ecc.
sposato Fermo 16 maggio 1907 con Ida CURI (* Fermo, 08-IX-1872)
Cordialmente
ADBdT