Eredità dei cognomi

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Eredità dei cognomi

Messaggioda Albertopd » domenica 28 ottobre 2007, 19:50

gentili amici, mi domandavo in base a cosa un soggetto può aggiungere al suo cognome(del padre) anche quello della madre. esistono regole precise? con che criterio una famiglia x si unisce in matrimonio ad una famiglia y e diventa famiglia xy?
vi ringrazio preventivamente
Alberto
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Messaggioda renatocampofreda » domenica 28 ottobre 2007, 22:49

Provo a rispondere alla domanda.Di solito si chiede di aggiungere il cognome della madre,o comunque un altro cognome,se la famiglia si estinguerebbe con la morte dell'ultimo discendente,la cosa non è però molto facile da ottenere,o perlomeno la strada da percorrere è lunga e non semplice.Anticamente,a causa di matrimoni,o eredità,due famiglie univano oltre il patrimonio ,anche il cognome,per mezzo di atti pubblici o col consenso del Re.Saluti .Renato Campofreda.
PS .La mia spiegazione è certamente molto lacunosa,qualcuno più esperto di me potrà darne una molto più esaustiva.
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Messaggioda vdaurelio » lunedì 29 ottobre 2007, 9:29

Attualmente la legge permette ai nuovi nati di dichiararsi con il cognome di entrambi i genitori, padre+madre. Questo dualismo però non si potrà trasportare successivamente in quanto è ereditabile esclusivamente il cognome del padre e non quello della madre. Esempio:

Mario Rossi e Lucia Bianchi ............ il figlio Carlo Rossi Bianchi
Carlo Rossi Bianchi e Maria Verdi ... il figlio Antonio Rossi Verdi

Non dovrebbe essere difficoltoso richiedere il doppio cognome ma si sa i tempi di attuazione delle leggi in Italia è sempre molto più lungo e farraginoso del previsto.
Saluti
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Messaggioda Albertopd » lunedì 29 ottobre 2007, 11:23

ed è possibile ad un nipote aggiungere al proprio cognome quello di una nonna(per esempio), qual'ora questa fosse l'ultima di una dinastia in estinzione?se è possibile,fino a che grado(sempre in linea retta) si può far valere questo diritto(qualora esistesse un tale diritto)?
vi ringrazio

Alberto
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Messaggioda Alessio Bruno Bedini » lunedì 29 ottobre 2007, 13:23

Albertopd ha scritto:ed è possibile ad un nipote aggiungere al proprio cognome quello di una nonna(per esempio), qual'ora questa fosse l'ultima di una dinastia in estinzione?se è possibile,fino a che grado(sempre in linea retta) si può far valere questo diritto(qualora esistesse un tale diritto)?
vi ringrazio

Alberto


In pratica si possono aggiungere cognomi di nonni, bisnonni, trisavoli e quant'altro.

Mi chiedo però quanto possa essere "lecito" moralmente e storicamente aggiungere un cognome di una trisavola, ad esempio, dopo che nè il bisononno/a o il nonno/a, ne il genitore ne hanno mai fatto uso.

Dunque per me la cosa migliore è tenere, sic et simpliciter, il cognome con il quale si è nati e del quale si deve essere fieri.
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Messaggioda Albertopd » martedì 30 ottobre 2007, 0:49

ah,gentile alessio, mi trovi pienamente d'accordo con la tua affermazione.
Mi era venuta questa curiosià discutendo con un amico sul proposito.
Tuttavia, riflettendo appunto sull'eredità dei cognomi, arrivavo alla conclusione che è davvero un peccato che una dinastia smetta d'esistere perchè invece che un discendente maschio è nata una femmina.
Alla fine è una pura convenzione che si tramandi il cognome del padre e non della madre.
Ma del resto sarebbe impossibile avere anche i cognomi delle madri, se no per firmare ci si metterebbe mezzora :wink:
non è proprio per questo che hanno inventato gli alberi genealogici, ed è così interessante studiarli?! :D
cordiali saluti

Alberto P.
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Messaggioda turignolo » mercoledì 31 ottobre 2007, 5:19

Se non sbaglio c'e il caso di un certo Minutoli Tegrimi, che non essendo parente di sangue , aveva il cognome Tegrimi per non lasciare cadere nel tempo il nobile cognome Tegrimi.
Saluti,
E.
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Messaggioda AndreaSperelli » mercoledì 31 ottobre 2007, 10:26

turignolo ha scritto:Se non sbaglio c'e il caso di un certo Minutoli Tegrimi, che non essendo parente di sangue , aveva il cognome Tegrimi per non lasciare cadere nel tempo il nobile cognome Tegrimi.
Saluti,
E.

Come ? il sig. Minutoli Tegrimi non era parente dei Tegrimi e ha assunto il loro cognome ? Le chiedo gentilmente un chiarimento in meritio.

Grazie,
A.S.
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eredità dei cognomi

Messaggioda fabrizio guinzio » mercoledì 31 ottobre 2007, 12:59

Caro Albertopd,il cognome può (e dovrebbe)non essere una convenzione;quando(e se) coincide con il bagaglio genetico patrilineare, si comporta come un gene(DNA eterocromosoma Y, vedasi anche il libro "Nel cognome del popolo italiano" che cita le riceche genetico-antropologiche del prof. Alberto Piazza)che passa di maschio in maschio.L'RNA paterno passa a maschi e femmine.Per identificare una famiglia di regola va comunque integrato con i relativi predicati geografici-araldici, sia che quest'ultimi siano borghesi o nobiliari.In certi paesi, può essere liberamente assunto qualsiasi cognome, anche creato ex-novo:l'unico divieto è assumere un numero come prenome ed un numero come cognome; un cittadino U.S.A. ha perso la causa! Ma la scienza(genetica, antropologia)può essere di grande ausilio e talvolta determinante per trovare le proprie origini ed il proprio vero cognome(e proprio negli U.S.A. si assiste ad una vera e propria caccia alle radici!)Nessuna discriminazione per le donne, pari dignità,è anche qualcosa in più poter avere due cognomi identificativi(uno paterno,uno coniugale). Per quanto concerne i "marcatori"(marker) genetici, la donna trasmette il DNA mitocondriale alla prole, ma si trasmette ereditariamente solo di femmina in femmina.Un caro saluto, Fabrizio
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Messaggioda Albertopd » mercoledì 31 ottobre 2007, 15:24

gentile fabrizio, quello che dici è molto interessante. ma non mi è del tutto chiaro. intendi dire che il codice genetico di un uomo è ereditato solo per via maschile? dalle mie scarse informazioni in materia pensavo che si ereditasse1/4 dal padre, 1/4 dal padre e il resto(metà)del nostro codice genetico fosse personale... secondo questa teoria (del tutto da verificare, in quanto era una mia credenza che pensavo fondata, ma su cui non scommetterei un centesimo) la "quantità di sangue" che scorre nelle nostre vene è tanto del padre tanto della madre. facendo un esempio, se un soggetto risalisse in via diretta i suoi ascendenti di 5 generazioni in via matrilineare (inteso madre della madre della madre etc), e poi facesse lo patrilineare, il grado di sangue dei due ascendenti trovati sarebbe lo stesso... la mia concezione è del tutto sbagliata?!

Alberto

P.S. chiedo scusa se ho utulizzato termini in maniera impropria o se non mi son espresso correttamente, vi prego anzi di correggermi qualora l'avessi fatto!
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eredità dei cognomi

Messaggioda fabrizio guinzio » mercoledì 31 ottobre 2007, 16:13

Caro Albertopd, non volevo assolutamente dire questo! Volevo solo far presente che vi é un elemento genetico(il ripetuto eterocromosoma Y) che rimane similare in tutti i maschi discendenti da unico stipite. Siamo tutti parimenti figli di madre e padre.Ed il DNA mitocondriale, materno, viene utilizzato anch'esso negli studii antropologici:e passa sia ai figli maschi che alle femmine(ma quest'ultimo elemento prosegue solo per via femminile). Ogni maschio lo riceve dalla madre.Oggi stanno prendendo in esame l'RNA paterno: sembra che passi a tutta la dicendenza; ma "work in progress". Gli antropologi(con l'aiuto della glottologia:12 gruppi linguistici sono considerati principali) cercano di risalire alle origini dei 12 gruppi razziali principali( vedansi lavori dei Cavalli-Sforza). Un caro saluto, Fabrizio
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eredità dei cognomi

Messaggioda fabrizio guinzio » venerdì 2 novembre 2007, 12:41

Caro Albertopd, sono stato un pò precipitoso (e tanto ho omesso) nella risposta precedente(dovevo correre a prendere i bambini a scuola). Cercherò di integrare quanto concerne il cognome come fatto biologico, genetico. E bisogna distinguere fra quella che è una realtà scientifica(sperimentale, galileiana) certa(come afferma il fisico Zichichi) e quanto è ancora a livello di studio teorico in attesa di dimostrazione. Il cromosoma Y contraddistingue il sesso maschile, accoppiato al cromosoma X nel nucleo di ogni nostra cellula(è l'interruttore della virilità), da quello femminile(in cui la coppia dei cromosomi è invece XX),permanendo simile nel tempo. Perciò è utilizzato nelle ricerche antropologiche e quant'altro. Questa caratteristica maschile comporta per contrappasso che sono malattie olandriche(tutte maschili) quelle sull'Y, diaginiche(passano dalle femmine, portatrici sane, solo ai figli maschi quelle sull'X. L'RNA paterno è ancora in fase di ricerca;potrebbe giustificare il cognome paterno per le donne. Ma, ti assicuro, siamo tutti discendenti dei nostri padri e madri e dei nostri avi e ave; pensa che, nel mio albero genealogico che sto ricostruendo, non è stato possibile leggere il cognome di una mia antenata;io non vedo l'ora di ritrovare anche quel dato! Si dice che un'unione fra un uomo ed una donna è anche un'alleanza fra due famiglie: è molto bello! Un caro saluto, Fabrizio
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Messaggioda Albertopd » venerdì 2 novembre 2007, 17:50

gentile fabrizio, le informazioni che mi dai sono davvero molto interessanti! La genetica è un campo della scienza che mi affascina un sacco (quale no,del resto!?). Ti ringrazio dei preziosi interventi che hai fatto nella conversazione.
saluti
Alberto P.
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Minutoli

Messaggioda turignolo » sabato 3 novembre 2007, 7:01

Egregio Andrea,
Ho trovato qualcosa dei Tegrimi Minutoli dal sito LuccaVirtuale.it

''...Il primo membro conosciuto della famiglia Tegrimi fu Teudigrimo, cavaliere francese che arivò a Lucca con Pipino il Breve, figlio di Carlo Magno. La famiglia Tegrimi fu molto potente sin dagli anni 1000. Molti membri della famiglia ricoprino cariche note e prestigiose sia nella Chiesa che nello Stato. La famiglia si estinse con la morte di Gregorio nel 1761, non avendo avuto figli, egli designò suo erede Carlo Minutoli, al quale fece obbligo di aggiungere al suo cognome quello dei Tegrimi...''

Cortesi saluti,
E.
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Messaggioda turignolo » lunedì 3 dicembre 2007, 22:08

Un altro caso come quello del Tegrimi Minutoli :

Famiglia : GUIDI CASAVECCHIA (di Firenze – S.Giovanni - Vaio)
Stemma : D'oro, al toro di rosso, ascendente un monte di sei cime di verde.

Si indicano anche come ??Guidi d'Anterigoli?? e ??Guidi del Mugello??. Il cognome Casavecchia ?? relativo all'eredit?? di quella famiglia: nel 1683 Maria Maddalena e Piera da Casavecchia lasciarono eredi i Guidi, con l'obbligo di unire i cognomi e di inquartare lo stemma (cfr. fasc. 1274).

estratto dal sito della raccolta del Ceramelli Papiani.
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