Nobiltà civica

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Nobiltà civica

Messaggioda Davide Shamà » giovedì 6 settembre 2007, 15:17

AndreaSperelli ha scritto:A proposito, qual'e' il titolo di Beatrice Borromeo ? Essendo il padre Conte penso che lei sia "Contessina", ma in televisione spesso la chiamano principessa.
Nessuno mi sa dare un risposta più precisa su questo ? la cosa mi incuriosisce :wink: .


le donne di casa Borromeo sono abilitate solamente a portare la qualifica di Donna e i titoli di Nobile dei Principi di Angera, Nobile dei Conti di Arona, Nobile dei Signori di Omegna, Palestro ecc.

Nessun titolo più specifico riferito a feudi o a titoli imperiali :)
Davide Shamà
 

Messaggioda AndreaSperelli » giovedì 6 settembre 2007, 15:35

Se non ricordo male anche "Nobile" come in alcuni casi "Signore" e "Cavaliere" sono dei titoli, dunque il gentilissimo Davide Shamà si riferiva a questa tipologia di titolo o ad altro ? (se non erro il titolo di Nobile è ben al di sotto di quello di Barone).

... ma quante cose interessanti si apprendono qui ! :wink:
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Messaggioda MMT » giovedì 6 settembre 2007, 15:44

AndreaSperelli ha scritto:Se non ricordo male anche "Nobile" come in alcuni casi "Signore" e "Cavaliere" sono dei titoli, dunque il gentilissimo Davide Shamà si riferiva a questa tipologia di titolo o ad altro ? (se non erro il titolo di Nobile è ben al di sotto di quello di Barone).

... ma quante cose interessanti si apprendono qui ! :wink:


La gerarchia araldica in materia di titoli è cosa introdotta di "recente" dal Regno d'Italia, su modello degli altri Stati. Nell'Italia preunitaria la cosa era differente, a seconda dello Stato in cui ci si trovava. Non poche volte è stato preferito il titolo di un patriziato a quello di uno appoggiato sul cognome o di un feudo rustico. Indubbiamente, anche adesso, è di maggior rilievo il titolo di patrizio romano, o genovese, o napolitano, per esempio, che quello di barone della 4° gabella di Vattelappesca. E ovviamente ha più valore un titolo antico rispetto a quello concesso ex novo. Ovviamente anche in questi casi vi sono delle eccezioni: per esempio nell'800 è ovvio che fosse molto risonante il titolo di duca di Poli, dei Torlonia contro un patrizio o nobile di Acquapendente, nonostante il patriziato fosse sicuramente più antico, e lo stesso per un principe e marchese Pacelli, nipote del Papa. Le cose vanno sempre contestualizzate.
Questo per quanto attiene le cd. nobiltà civiche. Sono anche nobili non titolati (anche se a mio avviso questa dizione è errata, poichè il titolo di nobile, nobile di... e patrizio di... sono titolature a tutti gli effetti) i nobili e basta. Questo titolo sembra esser stato inventato durante il Regno d'Italia, ed è spesso quello che viene riconosciuto anche oggi dall'Ordine di Malta, per esempio, ai nobili di campagna, quasi borghesi, che abitavano in un posto che era feudo e non città libera, e che quindi non godeva di un proprio patriziato, ma che nonostante tutto amministravano la comunità.

Scusandomi per l'off topic, ma ritenevo necessarie queste precisazioni.
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Messaggioda Qohelet » venerdì 7 settembre 2007, 11:44

AndreaSperelli ha scritto:Se non ricordo male anche "Nobile" come in alcuni casi "Signore" e "Cavaliere" sono dei titoli, dunque il gentilissimo Davide Shamà si riferiva a questa tipologia di titolo o ad altro ? (se non erro il titolo di Nobile è ben al di sotto di quello di Barone).

... ma quante cose interessanti si apprendono qui ! :wink:


Carissimo Andrea Sperelli,

mi permetto di integrare e confermare quanto affermato dall' ottimo Michele Tuccimei. La "gerarchia" nobiliare è un concetto astruso e francamente inapplicabile ad una situazione araldicamente complessa come quella italiana (e non solo). Riporterò, a titolo di esempio, il fatto che nell' aristocrazia maltese, una delle più suggestive ed antiche, il titolo di rango più elevato sia quello di barone, seguito dai conti e poi dai marchesi. Questo perchè colà ciò che fa "grado" è l' anzianità del titolo, e i baronati sono i più vetusti. Nel medioevo, specie in Piemonte, esistevano solo conti e, pochi, marchesi, il restante corpus nobiliare essendo formato da nobili e signori: quindi un antico titolo comitale piemontese, o una signoria, vale assai più di titoli assai più roboanti ma assai più "vuoti" dal punto di vista storico e materiale; in definitiva, la sola distinzione tra i vari titoli nobiliari, in piena repubblica, è quella contestualizzata alla storia, e storicamente anche un "nobile di....." ha spesso molto da raccontare. Cordialmente

Andrea
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Messaggioda Guido10 » venerdì 7 settembre 2007, 15:26

Michele Tuccimei di Sezze ha scritto: ... Questo per quanto attiene le cd. nobiltà civiche. Sono anche nobili non titolati (anche se a mio avviso questa dizione è errata, poichè il titolo di nobile, nobile di... e patrizio di... sono titolature a tutti gli effetti) i nobili e basta. Questo titolo sembra esser stato inventato durante il Regno d'Italia, ed è spesso quello che viene riconosciuto anche oggi dall'Ordine di Malta, per esempio, ai nobili di campagna, quasi borghesi, che abitavano in un posto che era feudo e non città libera, e che quindi non godeva di un proprio patriziato, ma che nonostante tutto amministravano la comunità.

Scusandomi per l'off topic, ma ritenevo necessarie queste precisazioni.
Michele Tuccimei


Non credo ci sia bisogno di scusarsi! :D
Ho apprezzato molto questo intervento 8) e mi piacerebbe che, in questo topic o in un altro, venisse approfondire il discorso sulle nobiltà civiche che, credo, siano state piuttosto diffuse, specie nel Mezzogiorno, ma di cui poco si parla.

Un saluto

Guido
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Siamo solo maglie nell'eterna catena della parentela. (H.H.)
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Messaggioda AndreaSperelli » venerdì 7 settembre 2007, 16:13

Guido10 ha scritto:
Michele Tuccimei di Sezze ha scritto: ... Questo per quanto attiene le cd. nobiltà civiche. Sono anche nobili non titolati (anche se a mio avviso questa dizione è errata, poichè il titolo di nobile, nobile di... e patrizio di... sono titolature a tutti gli effetti) i nobili e basta. Questo titolo sembra esser stato inventato durante il Regno d'Italia, ed è spesso quello che viene riconosciuto anche oggi dall'Ordine di Malta, per esempio, ai nobili di campagna, quasi borghesi, che abitavano in un posto che era feudo e non città libera, e che quindi non godeva di un proprio patriziato, ma che nonostante tutto amministravano la comunità.

Scusandomi per l'off topic, ma ritenevo necessarie queste precisazioni.
Michele Tuccimei


Non credo ci sia bisogno di scusarsi! :D
Ho apprezzato molto questo intervento 8) e mi piacerebbe che, in questo topic o in un altro, venisse approfondire il discorso sulle nobiltà civiche che, credo, siano state piuttosto diffuse, specie nel Mezzogiorno, ma di cui poco si parla.

Un saluto

Guido


Interessante...dunque la cosiddetta “nobiltà di campagna” sarebbe la nobiltà civica ? non è presente traccia di essa sul libro d’oro ?

Grazie,
A.S.
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Messaggioda MMT » venerdì 7 settembre 2007, 19:43

No direi di no.
La "nobiltà di campagna" comprende quella parte dell'aristocrazia che vive in campagna, a prescindere dal titolo. Per altro è un'indicazione molto larga, che può voler dire tutto e nulla. Comunque sia la "nobiltà di campagna" può comprendere principi, duchi, marchesi, conti, baroni, nobili, patrizi, cavalieri ecc.
Cosa ben diversa è la nobiltà ed il patriziato civico*. I patrizi di un tal posto erano coloro che, in una città libera, e quindi non soggetta ad un feudatario, amministravano la giustizia, governavano la comunità, ne erano ambasciatori. Di solito era una casta ben definita e chiusa, nel senso che il Sindaco poteva essere solo un nobile, di famiglia appartenente al patriziato (al "seggio" si direbbe nel Napoletano) a cui era difficile essere ascritti se si era forestieri o patrizio di altra città. I patriziati non erano solo in campagna, anzi: godono di patriziato città molto grandi come Roma, Genova, Napoli, Milano, Messina, Palermo e anche più piccole come Spoleto e di ancora più piccole come Acquapendente.
Accanto alla nobiltà civica e ai patriziati c'è la nobiltà, ovvero il titolo di "nobile" senza attributi. Si tratta per lo più di famiglie che amministravano la giustizia in città che erano feudi, o che hanno vissuto sempre more nobilium da tempo immemore e che sono sempre state considerate nobili, magari per il cospicuo censo piuttosto che l'aver avuto dei notai o prelati in famiglia e alzato stemmi gentilizi. Queste famiglie nobili in realtà non avevano dei titoli specifici (al contrario dei patrizi che erano chiamti proprio "nobili/patrizi di...") e spesso si sono confuse con l'alta borghesia. Il titolo di "nobile" senza attributo è, come già detto in precedenza, relativamente recente, inventato dal Regno d'Italia proprio per trovare un'identificazione a quelle famiglie a cui non si sapeva che titolo riconoscere e che erano state parte integrante della storia di un piccolo feudo, del quale, magari, il feudatario si era del tutto scordato.

Questa è grossomodo la sommaria differenza tra il titolo di nobile e quello di nobile patrizio civico. Un'ultima considerazione: spesso il titolo di nobiltà civica, veniva anteposto a tutti gli altri per importanza, specie se si trattava di patriziati molto ambiti e di grandi città.


Cordialità,
Michele Tuccimei



*la differenza tra "nobile di..." e "patrizio di..." sta nell'esistenza di un libro dei patrizi e quindi della apertura o meno della classe anche ai nobili forestieri (si poteva essere baroni resindenti in Roma, per esempio, ma non necessariamente nobili e patrizi romani).
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Messaggioda MMT » venerdì 7 settembre 2007, 20:02

(A questo punto sarebbe in effetti opportuno aprire un nuovo topic apposito, sul patriziato e la nobiltà generica).

AndreaSperelli ha scritto:(...) la nobiltà civica ? non è presente traccia di essa sul libro d’oro ?

Grazie,
A.S.


Le città che hanno goduto di propria nobiltà sono state riconosciute dalla Consulta Araldica, e di conseguenza le famiglie che vi erano ascritte. Dobbiamo tuttavia considerare che molte città non videro la propria nobiltà civica riconosciuta, poichè i diretti interessati (i patrizi per intenderci) erano tutti estinti all'epoca. Al contrario vi furono dei patrizi o nobili cittadini che non si fecero riconoscere (per loro motivi familiari e personalissimi) tali, nonostante la loro città fosse stata riconosciuta.
Il libro d'Oro (quello dello Stato, conservato presso la Consulta Araldica) conservava tutti i titoli concessi ex novo, riabilitati e riconosciuti da S.M. il Re. Quindi anche i nobili e i nobili patrizi, di quelle famiglie che, ovviamente, fecero richiesta di riconoscimento (ma questo vale in generale per tutti i titoli: non è infatti raro il caso di famiglie principesche sdegnarono il riconoscimento sabaudo della loro nobiltà).

Riporto di seguito l'elenco completo delle città italiane che ottenneronil riconoscimento del loro patriziato:

Acquapendente (Viterbo) Ric. Nobile di (Acquapendente) m. e f. (maschi e femmine).
Acqui (Alessandria) Non riconosciuta
Adria (Rovigo) Ric. Nobile m. e f.
Agira vedi S. Filippo d'Argirò
Alatri (Frosinone) Non riconosciuta
Albenga (Savona) Ric. Nobile di m. e f.
Alessandria, Ric. Nobile m. e f.
Altamura (Bari) Non riconosciuta
Amalfi (Salerno) Ric. Patrizio di m.
Amantea (Cosenza) Ric. Patrizio di rn.
Amelia (Terni) Ric. Nobile di m. e f.
Anagni (Frosinone) Ric. Patrizio di m f.; Nobile di m. e f.
Ancona, Ric. Patrizio di m. e f.; Nobile di m. e f.
Aquila, Ric. Patrizio di m.
Aquileia (Udine). Non riconosciuta.
Arcevia (Ancona). Ric. Nobile di m. e f.
Arezzo, Ric. Nobile Patrizio di m. e f.; Nobile di m. e f.
Ariano di Puglia (Avellino). Non riconosciuta
Ariano Polesine (Rovigo). La documenzione è andata dispersa.

Ascoli Piceno. Rìc. Patrizio di m. e f.; Nobile di m. e f.
Asola Bresciana (Mantova). Ric. Nobile m. e f.
Asolo (Treviso). Ric. Nobile m. e f.
Assisi (Perugia). Ric. Nobile di m. e f.
Augusta (Siracusa). Non riconosciuta.
Aversa (Napoli). Ric. Patrizio di m.
Badia Polesine (Rovigo). Non riconosciuta.
Bagnacavallo (Ravenna). Ric. Nobile di m. e f.
Bagnorea (Viterbo). Ric. Nobile di m. e f.
Bari. Ric. Patrizio di m.
Barletta (Bari). Ric. Nobile di m.
Bassano del Grappa (Vicenza). Ric. Nobile m. e f.
Belluno. Ric. Nobile m. e f.
Benevento. Ric. Patrizio di m. e f.
Bergamo. Ric. Nobile m. e f.
Bertinoro (Forlì). Ric. Nobile di m. e f.
Bevagna (Perugia). Ric. Nobile di m. e f.
Bitonto (Bari). Ric. Nobile di m.
Bologna. Ric. Patrizio di m.; Nobile di m. e f.
Borgo S. Sepolcro (Arezzo). Ric. Nobile di m. e f.
Brescia. Ric. Nobile m. e f.
Cagli (Pesaro) Ric. Nobile di m f.
Caltagirone (Catania). Non riconosciuta.
Camerino (Macerata). Ric. Patrizio di m. e f.; Nobile di m. e f.
Capodistria (Pola). Ric. Nobile m. e f.
Capua (Napoli). Ric. Nobile di m.
Carlentini (Siracusa). Non riconosciuta.
Carpi (Modena). Ric. Nobile di m.
Carrara (Massa) Ric Nobile di m
Casalmaggiore (Cremona). Ric. Nobile m. e f.
Cascia (Perugia). Rie. Nobile di m. e f.
Castelfranco Ven. (Treviso). Ric. Nobile m. e f.
Castellammare di Stabbia (Napoli). Non riconosciuta.
Castrogiovanni, oggi Enna. Non riconosciuta.
Castroreale (Messina). Non riconosciuta.
Catania. Non riconosciuta.
Catanzaro. Non riconosciuta.
Ceneda, fraz. di Vittorio Veneto (Treviso). Ric. Nobile m. e f.
Cento (Ferrara). Ric. Nobile di m. e f.
Cervia (Ravenna). Ric. Nobile di m. e f.
Cesena (Forlì). Ric. Patrizio di m.; Nobile di m. e f.
Cherso (Pola). Ric. Nobile di m. e f.
Chieri (Torino). Non riconosciuta.
Chieti. Non riconosciuta.
Chioggia (Venezia). Ric. Nobile m. e f. 6
Cingoli (Macerata). Ric. Nobile di m. e f.
Città di Castello (Perugia). Ric. Nobile di m f.
Cittanova (Pola). Non riconosciuta.
Città della Pieve (Perugia). Ric. Nobile di m. e f.
Cividale del Friuli (Udine). Ric. Nobile m. e f.
Civitacastellaria (Viterbo). Ric. Nobile di m. e f.
Civitanova (Macerata). Ric. Nobile di m. e f.
Colle Val d'Elsa (Siena). Ric. Nobile di m. e f.
Cologna Veneta (Verona). La documentazione è andata dispersa.
Comacchio (Ferrara). Ric. Nobile di m. e f.
Como. Ric. Nobile m. e f.
Conegliano (Treviso). Ric. Nobile m. e f.
Cori (Latinia). Ric. Nobile di m. e f.
Corinaldo (Ancona). Ric. Nobile di m. e f.
Corneto, fraz. di Tarquinia (Viterbo). Ric. Nobile di m. e f.
Correggio (Reggio Emilia). Ric. Nobile di m.
Cortona (Arezzo). Ric. Nobile Patrizio di m. e f.; Nobile di m. e f.
Cosenza. Ric. Patrizio di m.
Crotone (Catanzaro) Ric. Nobile di m.
Crema (Cremona.). Ric. Nobile m. e f.
Cremona. Ric. Patrizio di m.; nobile m. e f.
Cuneo. Non riconosciuta..
Enna vedi Castrogiovanni.
Este (Padova). Ric. Nobile di m. e f.
Fabriano (Ancona). Ric. Nobile di m. e f.
Faenza (Ravenna). Ric. Patrizio di m.; Nobile di m. e f.
Fano (Pesaro). Ric. Patrizio di m. e f.; Nobile di m. e f.
Feltre (Belluno). Ric. Nobile m. e f.
Ferentino (Frosinone). Ric. Nobile di m. e f.
Fermo (Ascoli Piceno). Ric. Patrizio di m. e f.; Nobile di m. e f.
Ferrara. Ric. Patrizio di m.; Nobile di m. e f.
Fiesole (Firenze). Ric. Nobile di m. e f.
Filottrano (Ancona). Ric. Nobile di m. e f.
Finale Emilia (Modena). Ric. Nobile di m.
Firenze. Ric. Nobile Patrizio di m. e f.; Nobile di m. e f.
Fiume. Ric. Patrizio di m.
Fivizzano (Massa). Ric. Nobile di m. e f.
Foligno (Perugia). Ric. Patrizio di m. e f.; Nobile di m. e f.
Force (Ascoli Piceno). Non riconosciuta.
Forlì. Ric. Patrizio di m. Nobile di m. e f.
Forlimpopoli (Forli). Non riconosciuta.
Fossombrone (Pesaro). Ric. Nobile di m. e f.
Gaeta (Latinia). Ric. Nobile di m.
Gallipoli (Lecce). Non riconosciuta.
Gemona (Udine). Ric. Nobile m. e f.
Genova. Ric. Patrizio Genovese in.
Giovinazzo (Bari). Ric. Patrizio di m.
Gualdo Tadino (Perugia). Ric. Nobile di m. e f.
Gubbio (Perugia). Ric. Patrizio di m. e f.; Nobile di m. e f.
Jesi (Ancona). Ric. Nobile di m. e f.
Imola (Bologna). Ric. Patrizio di m.
Lecce. Non riconosciuta.
Lendinara (Rovigo). Ric. Nobile m. e f.
Lentini (Siracusa). Non riconosciuta.
Lettere (Napoli). Ric. Nobile di m.
Linguaglossa (Catania). Non riconosciuta.
Livorno. Ric. Nobile di m. e f.
Lodi (Milano). Ric. Nobile Patrizio di m.
Loreto (Ancona). Ric. Nobile di m. e f.
Lucca. Ric. Nobile Patrizio di m. e f.; Nobile di m. e f.
Lucera (Foggia). Ric Patrizio di m.
Lugo (Ravenna). Ric. Nobile di m. e f.
Luni (La Spezia). Ric. Nobile di m. e f.
Macerata. Ric. Patrizio di m. e f.; Nobile di m. e f.
Manfredonia (Foggia). Non riconosciuta
Mantova. Ric. Nobile m. e f.
Marostica (Vicenza). Non riconosciuta.
Massa. Ric. Nobile di m. e f.
Massalubrense (Napoli). Non riconosciuta..
Matelica (Macerata). Ric. Nobile di m. e f.
Matera. Non riconosciuta.
Messina. Ric. Nobile di m. e f.; Nobile m. e f.
Milano. Ric. Nobile Patrizio di m. ; mpr.! 7
Milazzo (Messina). Ric. Nobile di m. e f.; Nobile m.
Mineo (Catania). Non riconosciuta.
Mirandola (Modena). Ric. Nobile di m.
Modena. Ric. Patrizio di m.
Modigliana (Forlì). Ric. Nobile di m. e f.
Modugno (Bari). Non riconosciuta.
Molfetta (Bari). Non riconosciuta.
Mondovì (Cuneo). Non riconosciuta.

Monopoli (Bari). Ric. Nobile di m.
Montagnana (Padova). Non riconosciuta.
Montalto Marche (Ascoli Piceno). Ric. Nobile di m. e f.
Montalto Uffugo (Cosenza). Non riconosciuta.
Montefiascone (Viterbo) Ric. Nobile di m. e f.
Monteleone Calabro (Catanzaro) vedi Vibo Valentia.
Montepulciano (Siena). Ric. Nobile di m. e f.
Motta di Livenza (Treviso). Non riconosciuta. Nobile di m. e f.
Murano (Venezia). Non riconosciuta.

Napoli. Ric. Patrizio Napoletano m.
Narni (Terni). Ric. Nobile di m. e f.
Naro (Agrigento). Non riconosciuta.
Nepi (Viterbo). Ric. Nobile di m. e f.
Nicosia (Enna). Non riconosciuta.
Nocera Umbra (Perugia.). Ric. Nobile di m. e f.
Nola (Napoli). Ric. Nobile di m. e f.
Norcia (Perugia). Ric. Nobile di m. e f.
Novara. Ric. Nobile in.
Novi Ligure (Alessandria) Ric. Nobile di m. e f.
Numana (Ancona). Ric. Nobile di m. e f.
Oderzo (Treviso). Ric. Nobile m. e f.
Orte (Terni). Ric. Nobile di m. e f.
Orvieto (Viterbo) Ric. Patrizio di m. e f.; Nobile di m. e f.
Osimo (Ancona). Ric. Nobile di m. e f.
Ossero (Pola). Ric. Nobile m. e f.
Ostra (Ancona). Ric. Nobile di m. e f.
Padova. Ric. Nobile m. e f.
Pago (Zara) Ric. Nobile di m. e f.
Palermo. Ric. Nobile m. e f.
Palestrina (Roma). Non riconosciuta
Parenzo (Pola). Ric. Nobile di m.f.
Pavia. Ric. Nobile Patrizio di m.
Penne (Teramo). Ric. Nobile di m.
Pennabilli (Pesaro). Ric. Nobile di m. e f.
Pergola (Pesaro). Ric. Nobile di m. e f.
Perugia. Ric. Patrizio di m. e f.; Nobile di m. e f.
Pesaro. Ric. Nobile di m. e f.
Pescia (Pistoia). Ric. Nobile di m. e f.
Piacenza. Ric. Patrizio di m. e f.; Nobile di m. e f.
Pietrasanta (Lucca). Ric. Nobile di m. e f.
Pisa. Ric. Nobile Patrizio di m. e f.; Nobile di m. e f.
Pistoia. Ric. Nobile Patrizio di m. e f.; Nobile di m. e f.
Polizzi (Palermo). Non riconosciuta.
Pola. Non riconosciuta.

Pontremoli (Massa). Ric. Nobile di m. e f.
Pordenone (Udine). Ric. Nobile m. e f.
Portogruaro (Venezia). Non riconosciuta.
Pozzuoli (Napoli). Ric. Patrizio di m.
Prato (Firenze). Ric. Nobile di m. e f.
Ravello (Napoli). Ric. Patrizio di m.
Ravenna. Ric. Patrizio di m.; Nobile di m. e f.
Recanati (Macerata). Ric. Nobile di m. e f.
Reggio Calabria. Ric. Nobile di m. e f.
Reggio Emilia. Ric. Patrizio di m.
Rieti. Ric. Patrizio di m. e f.; Nobile di m. e f.
Rimini (Forli). Ric. Patrizio di m.; Nobile di m. e f.,
Ripatransone (Ascoli). Ric. Nobile di m. e f.
Roma. Ric. Nobile Coscritto m. pr.; Nobile Patrizio Romano m. e f.;. Nobile Romano m. e f. 7
Rossano. Non riconosciuta.
Rovigo. Ric. Nobile m. e f.
Rovigno d'Istria (Pola). Ric. Nobile di m. e f.
Sabina (Rieti) Ric. Patrizio Sabino m. e f.
Sacile (Udine). Ric. Nobile m. f.
Salerno. Ric. Patrizio di m.
Saludecio (Forlì), La documentazione è andata distrutta.
San Filippo d'Argirò (Enna). Non riconosciuta.

San Leo (Pesaro). Ric. Nobile di m. e f.
San Miniato (Pisa); Ric. Nobile di m. e f.
San Severino Marche (Pesaro). Ric. Patrizio di m. e f.; Nobile di m. e f.
Sanseverino (Salerno). Nobile m. e f.
Santa Lucia (Messina). Non riconosciuta.
Sant'Angelo in Vado (Pesaro). Ric. Nobile di m. e f.
Sant'Arcangelo (Forlì). Ric. Nobile di m. e f.
San Vito al Tagliamento (Udine). Non riconosciuta.
Sarsina (Forlì). Ric. Nobile di m. e f.
Sarzana (La Spezia) Ric. Nobile di m. e f.
Sassoferrato (Ancona). Ric. Nobile di m. e f.
Savona. Ric. Nobile di m. e f.
Scala (Napoli). Ric. Patrizio di m.
Sebenico (Zara). Ric. Nobile di m. e f.
Senigallia (Ancona). Ric. Nobile di m. e f.
Serravalle, fraz. di Vittorio Veneto (Treviso). Ric. Nobile m.
Sessa (Napoli). Non riconosciuta.
Sezze (Roma). Ric. Nobile di m. e f.
Siena. Ric. Nobile Patrizio di m. e f.; Nobile di m. e f.
Siracusa. Non riconosciuta.
Sorrento (Napoli). Ric. Patrizio di m.
Spello (Perugia). Ric. Nobile di m. e f.
Spoleto (Perugia). Ric. Patrizio di m. e f.; Nobile di m. e f.
Stilo (Reggio Calabria). Non riconosciuta.
Sulmona (Aquila). Ric. Nobile di m. e f.
Sutera (Caltanissetta). Non riconosciuta.
Taormina (Messina). Non riconosciuta.

Taranto. Ric. Nobile di m.
Taverna (Catanzaro). Ric. Nobile di m.
Terlizzi (Bari). Non nconosciuta.
Terni. Ric. Patrizio di m. e f.; Nobile di m.
Tivoli (Roma). Ric. Nobile di m. e f.
Todi (Perugia). Ric. Patrizio di m. e f.; Nobile di m. f
Tolentino (Macerata). Ric. Patrizio di m. e f.; Nobile di m. e f.
Tolmezzo (Udine). La documentazione è andata dispersa.
Torcello (Venezia). Non riconosciuta.

Tortona (Alessandria). Ric. Nobile m. e f.
Toscanella fino al 1911 oggi Tuscania (Viterbo). Ric. Nobile di m. f.
Trani (Bari). Ric. Pat:rizio di m.
Treia (Macerata). Ric. Nobile di m. e f.
Trevi (Perugia). Ric. Nobile di m. e f.
Treviso. Ric. Nobile m. e f.
Trieste. Non riconosciuta.
Tropea (Catanzaro). Ric. Patrizio di m.
Tuscania, vedi Toscanella.
Udine. Ric. Nobile m. e f.
Urbania (Pesaro). Ric. Nobile di m. e f.
Urbino (Pesaro). Ric. Nobile di m. e f.
Velletri (Roma). Ric. Nobile di m. e f.
Venafro (Campobasso). Non riconosciuta.
Venezia. Ric. Patrizio Veneto m. e f.; N.H. e N.D.
Venzone (Udine). Ric. Nob. di m. e f.
Vercelli. Non riconosciuta.
Veroli (Frosinone). Ric. Nobile di m. e f.
Verona. Ric. Nobile m. e f.
Verucchio (Forlì). Ric. Nobile di m. e f.
Vibo Valentia, già Monteleone Calabro (Catanzaro). Non riconosciuta.
Vicenza. Ric. Nobile m. e f.
Viterbo. Ric. Nobile di m. e f.
Vizzini (Catania). Non riconosciuta.
Volterra (Pisa). Ric. Nobile Patrizio di m. e f.; Nobile di m. e f.
Zara. Ric. Nobile di m. e f.

Patriziati e Nobiltà esteri riconosciuti in Italia:
Candia, Nobile m. e f.
Cefalonia, Nobile m. e f.
Corfù, Nobile m. e f.
Creta, Nobile di m.
S. Marino, Patrizio di m.; m. e f.; personale.

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Messaggioda Roberto Filo della Torre » venerdì 7 settembre 2007, 23:43

Ricordo in un'intervista fatta alla graziosa Beatrice Borromeo dove, una volta domandatole se fosse "Contessina" o meno, lei rispose che non lo era, poiché la madre e il padre non avevano contratto matrimonio.
Questa come sapete bene è una fandonia, poiché, il padre l'ha riconosciuta, dunque lei ha gli stessi diritti di una figlia con genitori sposati.
Quindi il Titolo è giusto : Beatrice dei Conti Borromeo.
Cordialmente
Ultima modifica di Roberto Filo della Torre il martedì 11 settembre 2007, 22:27, modificato 1 volta in totale.
Roberto Filo della Torre
 

Messaggioda FP » sabato 8 settembre 2007, 1:02

Beh non sarebbe meglio D.Beatrice Borromeo, Nobile dei Principi di Angera? Ad ogni modo mi piace molto il suo stile ed il suo modo di vedere le cose.
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Messaggioda FP » sabato 8 settembre 2007, 1:07

Il titolo di "nobile" senza attributo è, come già detto in precedenza, relativamente recente, inventato dal Regno d'Italia proprio per trovare un'identificazione a quelle famiglie a cui non si sapeva che titolo riconoscere e che erano state parte integrante della storia di un piccolo feudo, del quale, magari, il feudatario si era del tutto scordato.


Mi permetto di dissentire su questa affermazione, in quanto occorre ricordare [almeno per il Regno di Napoli!] le norme di Ferdinando IV (poi I delle Due Sicilie) che determinavano i criteri validi per distinguere le famiglie "nobili" da quelle non, senza operare distinzioni tra città infeudate e città demaniali o tra nobili insigniti e more nobilium. Per il Re Lazzarone erano entrambi nobili e basta! :wink:
Quello che vorrei capire è se esistevano leggi canoniche simili anche qui da noi, nello Stato Pontificio.
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Messaggioda MMT » sabato 8 settembre 2007, 13:00

Già ma qui si parla del titolo in se, non della condizione nobiliare, cosa diversa :!:

Michele :wink:
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Messaggioda RFVS » sabato 8 settembre 2007, 13:11

Mi permetto di dissentire su questa affermazione, in quanto occorre ricordare [almeno per il Regno di Napoli!] le norme di Ferdinando IV (poi I delle Due Sicilie) che determinavano i criteri validi per distinguere le famiglie "nobili" da quelle non, senza operare distinzioni tra città infeudate e città demaniali o tra nobili insigniti e more nobilium. Per il Re Lazzarone erano entrambi nobili e basta!
Quello che vorrei capire è se esistevano leggi canoniche simili anche qui da noi, nello Stato Pontificio.


Michele, tu ne sai nulla di eventuali leggi di questo genere?
io no, ma se esistessero ne sarei molto interessato... :D
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Messaggioda MMT » sabato 8 settembre 2007, 13:18

Cosa intende Francesco per "leggi canoniche"!?

Michele
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Messaggioda RFVS » sabato 8 settembre 2007, 13:19

credo voglia dire leggi che stabilissero criteri per definire una famiglia nobile o non-nobile...almeno così m'è parso di aver capito
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