Cosa è la nobiltà???

Per discutere, di tutto un po' sulle nostre materie / Discussions of a general nature on our topics

Moderatore: Guido5

Messaggioda Grimaldi » martedì 15 novembre 2005, 17:32

Sottoscrivo in pieno.
Smettiamo di sognare a bocca aperta
titoli e cavalieri a cavallo.
Guardiamo alla storia nella sua cruda interezza e verità.
Anche e soprattutto quando discendiamo
da famiglie nobili.
E ricordiamo che essere "signori" è uno status morale
ancor prima che sociale.
Quanti discendenti di nobili sono dei veri signori
in tutto e per tutto?
Buon per chi lo è.
Chi non discende da nobili
si occupi di essere signore lui nella sua vita
e non avrà mai nulla da invidiare
ai discendenti di nobili

Saluti
Grimaldi
 

Messaggioda Franz Joseph von Trotta » martedì 15 novembre 2005, 17:37

Messanensis ha scritto:Secondo uno studioso di Ispica (RG) Shakespeare in realtà era nato nel 1564 a Messina da Giovanni Florio e Guglielma Crollalanza.

Ecco due articoli che ne parlano:
http://www.vigata.org/rassegna_stampa/2 ... 00_Sta.htm


Gli argomenti, più o meno, sono sempre quelli... fondamentale allo "scoop" sono sempre i Crollalanza di Chiavenna (qui vedo una loro esponente sposata nei Florio siciliani) perchè altrimenti non ci sarebbe l'evidente e simile gioco fonetico alla base dei due cognomi pur nelle lingue diverse.

La tesi è già stata smontata come dicevo senza dubbi, se ben ricordo per notevoli incongruenze cronologiche e genealogiche (mi spiace non avere sottomano le referenze bibliografiche relative, vedrò di trovarle nei prossimi giorni, quest'ultima mi sembra ancor più "rocambolesca", un vero romanzo) ma mi permetto di apportarne anche una araldica.

Se William fosse stato esponente di una celebre stirpe non si capisce perchè facesse domanda di uno stemma creato ex novo - che effettivamente gli venne concesso nel 1596 - stemma che con quello dei Crollalanza non ha nulla a che spartire (se non la comune simbologia parlante ma espressa in modo completamente diverso), né, mi pare, nel caso specifico con quello dei Florio.

Capisco che il soggetto sia sensazionale, ma lasciamo il bardo alle sue brume di nordiche e non, come in questo caso, al sole di Sicilia.

FJVT
«Ich bin das Wilde, Dumpfe, das man schlug,
Das man erschlagen, weil es fremd und stumm…»
G. Kolmar
Avatar utente
Franz Joseph von Trotta
 
Messaggi: 1664
Iscritto il: martedì 2 dicembre 2003, 13:57

Messaggioda Franz Joseph von Trotta » martedì 15 novembre 2005, 18:16

Correggo me stesso; lo stemma di William venne concesso in realtà a suo padre, John Shakespeare, ed il poeta spesso amò usarlo inquaratato con quello della madre Mary Arden erede dell'arma degli Arden di Wilmcote.

FJVT
«Ich bin das Wilde, Dumpfe, das man schlug,
Das man erschlagen, weil es fremd und stumm…»
G. Kolmar
Avatar utente
Franz Joseph von Trotta
 
Messaggi: 1664
Iscritto il: martedì 2 dicembre 2003, 13:57

Messaggioda eugubino » martedì 15 novembre 2005, 18:20

E com'è questo stemma?
Avatar utente
eugubino
 
Messaggi: 1567
Iscritto il: mercoledì 17 agosto 2005, 15:29
Località: Gubbio

Messaggioda Franz Joseph von Trotta » martedì 15 novembre 2005, 18:28

Ah giusto... un dettaglio non secondario, effettivamente!
Dunque, D'oro alla banda di nero ad una lancia da torneo posta nel senso della pezza con la punta verso l'alto d'oro (Shakesperare); talvolta inquartato con di rosso a tre crocette fitte e ricrociate (credo si dica così) d'oro poste 2, 1 d'oro, al capo del secondo (Arden di Wilmcote).
Cimiero un falcone al naturale, ad ali spiegate tenente con la zampa di destra una lancia d'oro con punta d'argento, posta in palo, la punta verso l'alto.
Motto: "Non sans droict". Lambrecchini: nero/oro

FJVT
«Ich bin das Wilde, Dumpfe, das man schlug,
Das man erschlagen, weil es fremd und stumm…»
G. Kolmar
Avatar utente
Franz Joseph von Trotta
 
Messaggi: 1664
Iscritto il: martedì 2 dicembre 2003, 13:57

Messaggioda MMT » martedì 15 novembre 2005, 19:12

Ho trovato qualcosa d'interessante a proposito dello stemma di Shakespeare ( http://www.pbs.org/shakespeare/ evidence/evidence130.html ): dovrebbe essere una sua lettera autografa inviata al collegio d'armi per il riconoscimento dello stemma paterno.

Immagine
segue un'altra immagine disegnata da lui stesso (da history.wisc.edu/ sommerville/367/367-03.htm ):

Immagine

Per quanto riguarda il cimiero ecco un'altra immagine coeva (da academic.umfk.maine.edu/ jbecker/eng_477.htm ):

Immagine

Ma credo che ormai siamo del tutto fuori tema.
Forse è il caso di aprire un nuovo topic.

Saluti,
Michele.
MMT
 
Messaggi: 4659
Iscritto il: lunedì 13 gennaio 2003, 17:01
Località: Roma

Messaggioda Franz Joseph von Trotta » mercoledì 16 novembre 2005, 7:34

...Effettivamente vi sarebbe un bel topic "araldica e letterati" che langue nella sezione araldica

FJVT
«Ich bin das Wilde, Dumpfe, das man schlug,
Das man erschlagen, weil es fremd und stumm…»
G. Kolmar
Avatar utente
Franz Joseph von Trotta
 
Messaggi: 1664
Iscritto il: martedì 2 dicembre 2003, 13:57

RE: chi e' nobile?

Messaggioda turignolo » sabato 27 gennaio 2007, 4:11

Gentili signori,

In rispitino al post mi ha piaccuto molto una frase usata da un utente che scrive :

''Chi è il vero signore?
Chi non è servo di nessuno e chi non vuole fare il

padrone di altri.''

e' mi ricorda una frase di un personaggio del mio paise Juan Moreira che ha detto :

Sobre mi cabeza mi sombrero, que para grande esta la tierra y la tengo bajo mis pies.

* (Sulla mia testa il mio cappello perche ''grande'' e' soltanto la terra e ne la ho ai miei piedi)

Ovviamente non solo nobile e' chi ha la fortezza, virtu, Fede, ecc. anche si deve avere un vero interesse per essere il custodio del patrimonio storico della propria famiglia.

Scusate mio italiano per favore.
Cordialmente,
"Sic gorgiamus allos subjectatos nunc" (motto Addams)
Avatar utente
turignolo
 
Messaggi: 103
Iscritto il: martedì 16 gennaio 2007, 22:02
Località: Buenos Aires

Messaggioda paolo andrea gemelli » sabato 27 gennaio 2007, 23:00

Provo a contribuire a questa discussione con quello che, a parer mio, significhi essere nobili oggi.
Viviamo nell'era della plastica, dell'usa e getta, del "tutto per tutti e subito senza sforzo", in un periodo storico nel quale "il campo visivo" di molti non va troppo oltre la punta del naso tanto per il futuro quanto per il passato.
In questo contesto essere nobili, penso, voglia semplicemente dire non dimenticare il proprio passato e pensare a quello che siamo o facciamo oggi in funzione, non solo di noi stessi, ma anche di coloro che ci hanno preceduto e che verranno dopo di noi.
Credo che il più grande privilegio, che nessun referendum potrà mai cancellare, rimane la coscienza di se (nel bene e nel male) attraverso le tradizioni e il retaggio famigliare che tramandiamo ai nostri figli.

P.A.G.
paolo andrea gemelli
 
Messaggi: 33
Iscritto il: domenica 7 gennaio 2007, 21:31
Località: Genova

Messaggioda Batman » domenica 28 gennaio 2007, 17:15

Io credo che per poter parlare in maniera esauriente della nobiltà oggi, sia neccessario distinguere il termine nelle sue due accezioni più frequenti:
1. Nobiltà intesa come moto dell'animo verso alti ideali e valori.
2. Nobiltà intesa quale qulità e distinzione solitamente acquisita per via
ereditaria che colloca un individuo all'interno della classe sociale
denominata aristocrazia.

Ora, possiamo parlare della nobiltà oggi.

Nel primo significato che ho dato, credo che tale qualità sia un qualcosa di cui vi è un bisogno immane e la cui assenza in quelle che sono le alte sfere del pianeta, sta sicuramente provocando uno sfacello a livello mondiale che, spesso dimentichiamo inebriati come siamo dal consumismo in cui viviamo e dalle continue lusinghe che esso ci pone davanti.

Nel secondo significato la nobiltà secondo il mio punto di vista OGGI è qualcosa di bello ma la cui utilità da un punto di vista sociale è altamente discutibile. Ormai, se possiamo intendere la società come un abitazione, se secoli fa la classe gentilizia era uno degli elementi portanti ora è solamente un antico sovramobile che si tiene nel salotto buono.

In conclusione, i nobili casati per ALCUNI secoli hanno rappreentato un elemento della struttura sociale che fu in grado si rispondere in maniera adeguata ai bisogni del momento. Ma, per NUMEROSI secoli, il suo non prendere coscienza della conclusione della propria missione storica e il non voler distaccarsi dai propri privilegi, la ha portata ad essere uno zoccolo duro che ha impedito all'intera società di potersi evolvere in senso positivo. Dunque, chi oggi appartiene a quella classe che prima del '48 si chiamava Nobiltà, secondo me deve essere orgoglioso di ALCUNI propri avi e ALCUNE delle loro gesta poichè, anche se alcuni dei loro antenati sono state bravissime persone che hanno avuto grandi meriti e che hanno fatto del gran bene, sicuramente alcuni loro antenati sono stati esseri mediocri alla quale la storia non deve niente e, altri avi ancora, sono stati abominevoli affamatori del popolo che per mantenere il proprio status non hanno esitato a spargere sangue e a macchiarsi di gesta non proprio "nobili".
DIO, PATRIA E PSICHEDELIA...CON UNA SPRUZZATA DI METEMPSICOSI!
Batman
 
Messaggi: 36
Iscritto il: venerdì 19 gennaio 2007, 4:02
Località: S. M. di Sala (VE)

Messaggioda MMT » domenica 28 gennaio 2007, 17:30

Bisogna essere orgogliosi dei propri antenati tutti e indistintamente, che facessero i contadini o che amministrassero una comunità: senza di loro nessuno di noi sarebbe qui a parlare.


Cordialità,
Michele Tuccimei
MMT
 
Messaggi: 4659
Iscritto il: lunedì 13 gennaio 2003, 17:01
Località: Roma

Messaggioda eugubino » domenica 28 gennaio 2007, 17:42

ineccepibile!
Avatar utente
eugubino
 
Messaggi: 1567
Iscritto il: mercoledì 17 agosto 2005, 15:29
Località: Gubbio

Messaggioda Batman » domenica 28 gennaio 2007, 17:47

Signor Michele, questo è sicuramente vero difatti, non vorrei apparire come un bolscevico mangiatore di aristocratici. Io ho commentato la Nobiltà perchè questo è il tema d'argomento della discussione. il discorso che ho fatto, dicendo che fra i propri avi vi sono stati degli esempi magnifici di umanità cosi, come anche se probabilmente in numero minore, degli assassini, vale per tutte le famiglie. Sicuramente però, la Nobiltà in passato spesso e volentieri ha fatto credere di essere costituita solamente da splendidi individui, i migliori fra tutti e per questo degni di essere superiori, spingendo questa leva tanto da giungere a deliri genealogici che portarono alcuni casati ad identificare il proprio capostipite in personaggi leggendari ed umanamente impossibili.
Ribadisco che se qualcuno oggi deriva da casati che uno volta apprtenevano alla Nobiltà, ne deve essere assolutamente orgoglioso, ma nel suo orgoglio di fronte ai propri avi deve essere conscio dela mitizzazione effettuata nel passato ed essere in grado di riconoscere anche i punti neri che sicuramente vi sono nella sua genealogia. Questo deve essere fatto da tutti, ma i cosidetti "nobili" per farlo, devono sforzarsi un pò di più, poichè sui propri avi da generazioni è stata posta una aurea e falsificatrice patina.
DIO, PATRIA E PSICHEDELIA...CON UNA SPRUZZATA DI METEMPSICOSI!
Batman
 
Messaggi: 36
Iscritto il: venerdì 19 gennaio 2007, 4:02
Località: S. M. di Sala (VE)

Messaggioda lalberogenealogico » domenica 28 gennaio 2007, 19:45

Come sono fortunato a non avere tutti questi problemi. Generazioni di contadini hanno fatto la storia della mia famiglia. E ne sono fiero!

Gaetano Petrillo
Ex terra vim traho!
lalberogenealogico
 
Messaggi: 248
Iscritto il: mercoledì 21 gennaio 2004, 17:37
Località: Montemiletto (AV)

Messaggioda fra' Eusanio da Ocre » lunedì 29 gennaio 2007, 18:59

...lo testimonia il tuo bel motto, che chiude ogni tuo messaggio. :wink:

Bene :D vale
"Quando il mediocre plagia il maestro, ne copia anche gli errori"
---
Detestabile è la falsa umiltà
Chiedete a Icaro se con i copiaincolla Immagine si arriva in cielo
Avatar utente
fra' Eusanio da Ocre
 
Messaggi: 12913
Iscritto il: mercoledì 7 maggio 2003, 21:14

PrecedenteProssimo

Torna a Piazza Principale / Main Square



Chi c’è in linea

Visitano il forum: Nessuno e 5 ospiti

cron