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MessaggioInviato: sabato 29 dicembre 2007, 11:19
da Alessio Bruno Bedini
Un giornalista de La Repubblica ha provato a fare il test :shock: http://www.repubblica.it/2007/09/sezion ... setti.html

Sostanzialmente non mi sembra una gran cosa il risultato. Anzi è piuttosto generalista affermare che 20.000 anni fa i suoi antenati erano nel nord Africa ..

MessaggioInviato: sabato 29 dicembre 2007, 12:02
da Maramaldo
Mi sa che mi butto anch'io nel business: meno meco il portatile alla prossima Sagra dell'Agnolotto e del Barbera (buoni!... :D) e comincio a stampare pergamene con su scritto:
"hai antenati che risalgono alle origini della Storia... alcuni furono, raccoglitori, poi cacciatori poi agricoltori..."
Da Maramaldo l'Onesto: 25.000 anni di Storia della tua famiglia a 25 euro!

Cordialmente ;),


Antonio

MessaggioInviato: sabato 29 dicembre 2007, 14:43
da pierfe
Il DNA genealogico è il futuro della genealogia - e di questo ne sono convito perchè è ora di dare peso alle documentazioni genealogiche che sono in linea con gli avvanzamenti della scienza.
Il test è molto interessante se proposto da laboratori seri.
Tuttavia è vero che questa ricerca si basa sui propri antenati in generale che non sono ancora identificabili, ma a differenza dei documenti di stato civile sono certi!

Proprio il 2008 sarà l'anno che l'Istituto Araldico Genealogico Italiano si farà promotore di una maggiore conoscenza di questa metodologia e si farà pioniere nel sostenere il valore scientifico del DNA nell'identificazione genealogica.

Anche io ho fatto il test e vi posso dire che ho avuto importanti conferme a quanto sapevo già perchè dettomi in casa.
Ma qui non è la sede giusta per raccontare quello che i soci IAGI e i lettori di Nobiltà fra qualche numero conosceranno...
Pier Felice degli Uberti

MessaggioInviato: sabato 29 dicembre 2007, 14:59
da Messanensis
Molto interessante. Restiamo in attesa di saperne di più sulle pagine di Nobiltà.

MessaggioInviato: domenica 30 dicembre 2007, 9:06
da PUER APULIAE
Come sempre, l'intervento del nostro Presidente -sintetico, chiaro e con una coda di suspense- ci illumina circa le nuove frontiere della ricerca genealogia. E proprio questo era lo scopo iniziale del post, a prescindere dai facili sarcasmi su bancarelle e quant'altro :wink: .
Rimaniamo in attesa di leggere su Nobiltà "il futuro della genealogia".
Saluti cordiali,
SC

MessaggioInviato: domenica 30 dicembre 2007, 16:08
da Grimaldi
Cari amici
la genetica è davvero il futuro della genealogia, come lo IAGI sostiene e come da anni è stato affermato su questo forum.

Sono prove documentarie, scientificamente valide ed accettabili.

Farei però notare una questione molto importante, che diversifica questa "ricerca genealogica" da quella "tradizionale":
- la genetica non potrà dirci nomi, date e luoghi di vita dei nostri avi.

Ci dirà le origini genetiche dei nostri antenati, i gruppi etnici ai quali essi appartennero.
Ed in questo modo, ad esempio, scopriremo di far parte di uno dei vari gruppi della ricerca sul cromosoma Y:
qui i vari gruppi.

In sostanza sono tutti gruppi etnici, grandi "famiglie etniche", del grande albero genealogico della nostra specie umana.

Quindi dalla genealogia della famiglia e del singolo (rintracciabile con documenti nei secoli moderni: secc. XVII-XXI per la maggioranza di noi; fino all'epoca medievale per casate antiche), alla genealogia dei "gruppi etnici".

A cosa potrà servirci questa nuova frontiera delle genealogia?
A comprendere magari, finalmente, che siamo tutti una sola grande famiglia....


Cordiali saluti

DNA e ricerche genealogiche

MessaggioInviato: giovedì 3 gennaio 2008, 17:40
da fabrizio guinzio
Mi trovo sull'argomento in totale sintonia col nostro Presidente. Vorrei tranquillizzare il caro Qohelet sulla continuità biologica - antropologica delle grandi dinastie storiche; consiglio la lettura del libro "Guerre Sessuali - alle radici dell'infedeltà" del biologo britannico Robin Baker, editore Baldini § Castoldi:sono i ceti dominanti che generano di regola figli con le compagne altrui(nota l'eccezione citata da Goethe, che conferma la regola). Molti miei conoscenti hanno assunto per primo cognome quello del padre naturale. Un caro saluto, Fabrizio

Re: DNA e ricerche genealogiche

MessaggioInviato: giovedì 3 gennaio 2008, 18:06
da Grimaldi
fabrizio guinzio ha scritto:... (omissis)...
sono i ceti dominanti che generano di regola figli con le compagne altrui(nota l'eccezione citata da Goethe, che conferma la regola). Molti miei conoscenti hanno assunto per primo cognome quello del padre naturale. Un caro saluto, Fabrizio



Gentile signore
mi permetto di commentare che credo sia difficile fare un quadro comparativo fra quali siano stati i figli naturali di signori appartenenti ai ceti dominanti (che sono facilmente noti quando sono riconosciuti) e invece quali i figli ritenuti "legittimi" di signori ma che erano in realtà figli altrui.

Insomma mancando documenti di figli che non erano di padre "nobile" ma spacciati come tali è difficile dimostrarlo.

Quale nobiluomo o nobildonna ci teneva a far sapere di questi illustri rampolli che non erano figli del nobile padre? :D

Mi piace più ricordare, avvalendomi della genealogia gentica, che in fondo siamo tutti componenti della stessa famiglia dell'umanità.

DNA e ricerche genealogiche

MessaggioInviato: venerdì 4 gennaio 2008, 15:41
da fabrizio guinzio
Caro Giovanni, ti faccio presente dei dati che confermano quello bellissimo genealogico della fratellanza - fraternità umana. 3 generazioni fanno un secolo, 60 generazioni siamo ai contemporanei di Cristo, 90 al 1000 a.C.(Vittorio Gifra, Vademecum Genealogico Elementare). Nell'800 d.C. v'era una popolazione mondiale di 200 milioni(80 milioni fecondi), nel 1000 a. C. 10 milioni(4 milioni fecondi): siamo veramente tutti fratelli! Per quanto concerne i dati paternità supposta - paternità genetica, sono buoni:90% di corrispondenza complessiva, 99% per i ceti economicamente più elevati(pag.160 del volume al precedente post). La nostra specie ( una delle 2.500.000 specie viventi, molte hanno un meccanismo biologico) si affidava all'etologia, come tante altre. Ma, date le possibilità della genetica, soprattutto ai fini della tutela della salute, penso sia corretto premettere un eventualmente altro cognome genetico al putativo; conosco numerosi esempii di tale procedura, che mi sembra corretta. Io vorrei corredare le mie ricerche documentali con quelle genetiche:nulla di male ad eventualmente posporre il nostro cognome, o anteporlo in altri casi;amicus Plato, sed magis veritas. Un caro saluto, Fabrizio

DNA e ricerche genealogiche

MessaggioInviato: venerdì 4 gennaio 2008, 22:01
da fabrizio guinzio
Mi sembra di essere stato poco chiaro. Errata corrige:nel mio penultimo post sull'argomento, nel punto citato da Giovanni, dopo donne altrui occorre aggiungere: dei ceti subalterni. Un caro saluto, Fabrizio

MessaggioInviato: lunedì 7 gennaio 2008, 21:29
da miss hompesch
Sono iscritta da qualche ora e non sono sicura di aver letto tutto ciò che è scritto su questo forum nè se alcune argomentazioni riportate su questo post sul DNA fanno riferimento ad altri posts.
La scienza può dare risposte certe (quasi sempre) se parte da dati certi.
Se la signora Tal dei Tali concepì il proprio figlio con lo stalliere e non con il signor Tal dei Tali che all'oscuro di tutto regalò il proprio cognome al figlio che, a sua volta, concepì altri figli, a cosa servirebbe in tal caso il DNA storico?
La scienza e la tecnologia possono aiutare la ricerca storica, araldica, genealogica ma bisogna partire da certezze . . . mater certa, pater....?
    Non omnis moriar, multaque pars mei manebit in aeternum

MessaggioInviato: lunedì 7 gennaio 2008, 22:53
da pierfe
miss hompesch ha scritto:Sono iscritta da qualche ora e non sono sicura di aver letto tutto ciò che è scritto su questo forum nè se alcune argomentazioni riportate su questo post sul DNA fanno riferimento ad altri posts.
La scienza può dare risposte certe (quasi sempre) se parte da dati certi.
Se la signora Tal dei Tali concepì il proprio figlio con lo stalliere e non con il signor Tal dei Tali che all'oscuro di tutto regalò il proprio cognome al figlio che, a sua volta, concepì altri figli, a cosa servirebbe in tal caso il DNA storico?
La scienza e la tecnologia possono aiutare la ricerca storica, araldica, genealogica ma bisogna partire da certezze . . . mater certa, pater....?
    Non omnis moriar, multaque pars mei manebit in aeternum


Per prima cosa benvenuta fra di noi.
La sua visione è una delle visioni possibili per l'albero genealogico, ma fortunatamente oggi non la sola.
Esiste una genealogia giuridica ed una genealogia genetica, lascio perdere la genealogia fantiastica (ovvero quelli -ad esempio- che credono senza ombra di dubbio di discendere dall'Imperatore Romolo Augustolo...).
Ebbene la genealogia giuridica è quella che sino a pochi anni fa è stata l'unica conosciuta ed applicata (che è equipollente quando non ha base genetica all'adozione). Questa genealogia riconosce un legame fra una generazione e l'altra sulla base del riconoscimento di paternità, che può essere vero o falso, ma che tutela le generazioni sia sotto l'aspetto "storico", sociale e sopratutto patrimoniale.
La genealogia di cui parla è proprio questa possibile "dubbia" genealogia valida sino a prova contraria...e anche se smascherata è sempre valida agli effetti patrimoniali e giuridici.
Ovviamente quando viene smontata credere in questa genealogia giuridica è come credere alle favole o che esiste l'albero genealogico con capostipite adamo (fatto creduto sino al secolo XIX).
Oggi per fortuna esiste l'unica certa genealogia del DNA, che sebbene non sia ancora in grado di dare delle risposte (ad esempio l'esatto numero delle generazioni), quelle che fornisce sono certe.
Grazie a questa genealogia noi possiamo sapere davvero da quale haplogruppo veniamo (chi era il nostro padre e madre ancestrale), mi creda è affascinante!
Sono sicuro che in futuro sarà l'unica ad avere valore.
Mi permetta una considerazione: gli ebrei come lei considerano sempre la mamma come certa, ma non è sempre così... la storia è piena di scambi di culla e sostituzioni di persona... ed oggi poi la situazione è peggiorata di più, pensi agli uteri in affitto, agli ovuli fecondati e rimpiantati e alla mamme-nonne, e a chissà cosa ancora ci aspetterà nel futuro.
Pier Felice degli Uberti

MessaggioInviato: lunedì 7 gennaio 2008, 23:42
da miss hompesch
La ringrazio.
Con gli studi sulla genetica, quelli più recenti, si sono aperte moltissime frontiere che potranno assicurare alle nuove generazioni una vita priva di alcune malattie; alcuni prospettano una carta d'identità con il DNA segnalato, altri impongono la tutela della privacy di ognuno di noi.
Altri, invece, non hanno paura nemmeno di conoscere il proprio haplogruppo e scoprire di discendere da una tribù Apache e così capire il motivo per il quale nelle notti d'estate amano danzare intorno al fuoco.
Di fronte a nessuna certezza, come Lei stesso ha giustamente segnalato - nemmeno la madre è certa - potremmo in definitiva essere sicuri che gli unici genitori "certi" sono quelli che si sono occupati di noi e ci hanno cresciuti.
Insomma un altro tipo di genealogia, il quarto "la genealogia dell'amore"