Distinti signori forumisti.
In questo caso, devo dire di trovarmi pienamente daccordo con il sig. Nicola72 per il semplice motivo che, come notorio, la croce al merito C.R.S.M. non è che si conquisti (perlomeno nella stragrandissimissima maggioranza dei casi) per meriti di chissà quale rimarcabile valore, tenuto soprattutto conto del fatto che la società nazionale che la rilascia, che io sappia, non svolge, se non in modo del tutto episodico, attività umanitarie di un qualche respiro internazionale, perlomeno se paragonate a quelle poste in essere dalle società consorelle.
Onestamente, perlomeno a titolo del tutto personale, in qualità di volontario C.R.I. ormai ventennale, non è che andrei un granchè fiero di questa decorazione, salvo mi fosse stata concessa per effettivi meriti, attinenti ad attività svolte in favore della suddetta C.R.S.M..
D'altro canto, colgo l'occasione per spezzare una lancia in favore di coloro i quali lottano, anche nelle sedi giurisdizionali, per vedersi riconosciuti meriti, guadagnati col sudore sul campo e negati da chi di dovere con incredibile superficialità, spregio dell'evidenza dei fatti e comunque, sovente, per attribuirli ad altri che di meritorio hanno poco o nulla.
Pertanto, ritengo che, se può essere in un qualche modo ritenuto disdicevole il comportamento di chi, sentendosi frodato dei propri meriti, ricorre alle vie legali (tra l'altro previste dall'ordinamento giuridico vigente) per vedersi riconosciuto quanto nel proprio diritto, sia maggiormente esecrabile l'ipocrisia di coloro i quali, responsabili di una struttura, nelle cui attribuzioni rientra anche l'esercizio della facoltà premiale, da una parte esortano a svolgere il proprio servizio, umilmente, in silenzio, senza nulla aspettarsi in cambio, mentre dall'altra attribuiscono onori a piene mani a personalità più o meno importanti a scopo di public relations... e non vado oltre per ovvie ragioni di stile.
Inoltre, egregio sig. Nicola, vorrei aggiungere che
:
1) non riesco ancora a digerire le sue note affermazioni in merito alle gite fuori porta delle FF.AA. e le FF.P. (le assicuro, alla luce della mia infima esperienza in merito, se paragonata a quello che fanno in teatro estero ben altri personaggi
con le stellette al bavero (non necessariamente anche sulle spalline), che le missioni internazionali tutto sono tranne che gite);
2) per quanto concerne la costante propensione sua e di altri egregi forumisti nel riferirsi alle decorazioni rilasciate in seguito a calamità naturali come delle lattine di scarso valore, magari da abolire, mi permetto di asserire che le stesse costituiscono, innegabilmente, il tangibile riconoscimento per le attività svolte da persone che... e non penso di esagerare... possono essere considerate a buon diritto i veri eroi dei tempi moderni, molte delle quali, nella stragrande maggioranza dei casi, senza esserne neppure coscienti, incarnano alla perfezione tutte quelle virtù cavalleresche di cui ci si riempie la bocca in questo onorevole consesso.
Dette onorificenze, che saranno pure bruttine nella fattura, corredate di scandalosi nastri multicolori e dozzinali, specie se paragonate a certi capolavori del genere faleristico, con buona pace sua e di chi come lei le vorrebbe cassare definitivamente dal sistema premiale militare e civile nazionale, sono i simboli del fare, del sapersi mettere in gioco, dell'essere in prima linea al fianco di chi ha bisogno di aiuto.
Non dubito minimanente delle sue attività meritorie e per questo la ringrazio in prima persona ma, se lei, a suo personale ed insidacabile giudizio, non ritiene di doverne fare uso o sfoggio, la cosa non può riguardare allo stesso modo anche quanti la pensano diversamente.
Inoltre, vorrei aggiungere fuor di polemica (ma a viso aperto) all'indirizzo dei sempre egregi forumisti, pervicacemente impegnati in una campagna moralizzatrice, legata all'estetica delle uniformi militari, che le "giacchette sono nostre" e ce le gestiamo noi come meglio crediamo.
Il problema, a mio modestissimo parere, consiste non nella quantità di orpelli, latte e lattine varie, appesi ai suddetti indumenti, bensì se quello che si sta appendendo sia lecito o meno e, cosa più importante, se quello che si sta indossando sia stato meritato o meno (e chi vuole intendere intenda...
). Tutto il resto è chiacchiera...
Infine, vorrei concludere il mio intervento scusandomi anticipatamente con tutti coloro i quali, possano sentirsi offesi dalle mie affermazioni, chiedendo venia, inoltre, per la mia logorrea, nonchè per il populismo insito nei miei discorsi, non sempre in linea e/o all'altezza con gli argomenti trattati in questo onorevole forum.
Con osservanza, Edoardo LEO [flag_italy.gif
Cavaliere O.M.R.I.
Merito C.R.I.
L'uomo catarifrangente scese dalla sua carrozza bianca illuminata di una luce azzurrissima, si avvicinò al sofferente, si chinò su di lui e gli disse… ora mi prenderò cura di te !