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Guido5 ha scritto:Cari amici,
altrettanto curiosa della presenza dei Cavalieri nella toponomastica mi sembra il fatto che sulle “Pagine bianche” ci siano 116 Cavalieri D'Oro (con la variante Doro), 61 dei quali in provincia di Ferrara e ben 56 nella sola Comacchio.
Guido5 ha scritto:Caro Andrea,
per parte mia interpreto la citazione di Luigi Napoleone Cittadella come [Teo?]Doro del Cavaliere di Comacchio, dunque nulla di aureo ma un nome che significa "dono". All'inflazionata stirpe dei Cavalieri (nelle diverse varianti) sarebbe successo un po' quello che per altri motivi, ma con identici risultati, è successo ai Ricci, sempre in Romagna. Uno di loro sarebbe stato fra i protagonisti dello "schiaffo di Anagni" a papa Bonifacio VIII. Gli altri Ricci, per distinguersi dal sacrilego omonimo aggiunsero al cognome paterno quello materno. Di qui - e mi limito alla provincia di Ravenna - i Ricci Armandi, Ricci Badiali, Ricci Bartoloni, Ricci Bitti, Ricci Brini, Ricci Curbastro, Ricci Frabattista, Ricci Garotti, Ricci Giacomoni, Ricci Iamino, Ricci Lucchi, Ricci Maccarini, Ricci Mingani, Ricci Petitoni, Ricci Picciloni, Ricci Ridolfi.
Ciao a tutti!
Guido5
discendono da guerrieri dell'Orda d'Oro, che per ventura giunsero insino al Delta del Po, ove fiorirono e come mercanti, e dandosi alla pirateria lungh'esse le coste adriatiche.
CAVALIERE53 ha scritto:Anche questa è una di quelle bufale a cui molti danno credito solamente perchè scritte in tempi più antichi.
Valentino Calabro (o Valentino il Calabro, Abate di Garzano), 1439-1528, cosmografo, storiografo e teologo, ebbe contatti col Münster, nonostante quest'ultimo avesse aderito al luteranesimo.
Fu in ripetute missioni diplomatiche per conto della Santa Sede.
In particolare si ricorda la sua vicelegazione a Cracovia presso la corte di Sigismondo il Vecchio, Re di Polonia e Granduca di Lituania.
Il Valentino ebbe notorietà al tempo per la sua "Historia Adriatica", data alle stampe ad Amsterdam per i tipi dello Hartmann.
Edita nel 1510. Sono conosciuti due esemplari, il primo e più completo, presso la Biblioteca Apostolica Vaticana (Plut. Op. Geog. 31); il secondo, mancante delle tavole, presso la Library of Congress (Washington DC).
Lo "Abt Valentin" è più volte citato in Arthur Langbart-Schlafschlecht: "Komparative Geschichte der Geographie im Frührenaissance", Lipsia, Krafft Akad. Verlag (1912), vol. XII, pagg. 870-916.
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