da Elassar » martedì 18 dicembre 2007, 19:03
Riporto alcune informazioni sulla famiglia Rao (potrebbero essere utili alla ricerca):
Mango - Godette nobiltà in Messina, Palermo, Noto, ecc., possedette il principato di Cuba, i marchesati di Caggi e Mongiuffi, Ferla; le baronie di Capopassero, Castrorao, Ferla, San Filippo, Foresta di Taormina, Gallina, Girgia, Sahuna, ecc. ecc. Un Giacomo da Caltabellotta, giurisperito, avvocato fiscale, ottenne dai Martini concessione del feudo Sahuna; un Giovan Francesco fu giudice straticoziale di Messina negli anni 1572-73, 1575-76, 1577-78, della Gran Corte Civile negli anni 1573-74-75, 1579-80-81, presidente del tribunale del Real Patrimonio, avvocato fiscale della Gran Corte e poi presidente dello stesso tribunale, luogotenente di maestro giustiziere nel 1594, deputato del regno negli anni 1594, 1597, 1603, 1609; un Giuseppe, figlio del precedente, sposò Anna Requesens prima marchesa della Ferla; un Marco Antonio, dottore, in leggi fu proconservatore in Taormina nel 1579 e acquistò il feudo Foresta di Taormina; un Vincenzo fu giudice straticoziale in Messina nel 1607-8, acquistò i feudi Girgia, Graniti e Mangiavacchi ed ebbe infeudazione del territorio di San Filippo o Castrorao che ottenne di popolare; un Simone Rau e Requesens fu regio cappellano, vescovo di Patti e deputato del regno nell’anno 1639; un Vincenzo Rao e Torres fu senatore in Palermo negli anni 1726-27-28, maestro portulano interino del regno, e, con privilegio dato a 26 aprile esecutoriato a 26 maggio 1730, ottenne il titolo di principe; un Carlo fu senatore in Palermo nel 1732-33 e, come marito di Maria Bellia, ottenne a 11 febbraio 1747 investitura di Capopassero: un Simone, marchese della Ferla, fu capitano di giustizia in Noto negli anni 1742-43, 1745-46; un Emanuele fu parroco di Santa Maria di Monserrato al Borgo di Palermo nel 1756, abbate di Santa Lucia di Milazzo, cappellano maggiore del regno nel 1771; un Pietro fu senatore di Palermo negli anni 1764-65, 1768-69, governatore della Tavola negli anni 1766, 1769-70-71, del Monte di Pietà nel 1770, del seminario dei nobili nel 1772; un Francesco, marchese della Ferla, fu patrizio in Noto nell’anno 1787-88; un Simone Rau e Arezzo a 9 marzo 1795 ottenne investitura dei titoli di marchese della Ferla, barone di Bufalefi, barone di Gallina e fu tesoriere in Noto nel 1801-2; un Mario del fu Francesco e un Francesco Rao Corvaia; di Mario, marchese di Mongiuffi sono notati nella mastra nobile di Messina del 1798-1807. Con real rescritto del 18 marzo 1846 venne riconosciuto il titolo di marchese di Ferla al signor Simone Rau ed oggi, nell’elenco ufficiale definitivo delle famiglie nobili titolate della regione siciliana, troviamo annotato il signor Giuseppe Rau (di Simone, di Giu-seppe) con il figlio Simone, con i titoli di marchese della Ferla, barone di Gallina, barone di Bufalefi.
Arma: d’azzurro, alla fenice sorante d’argento sopra la sua immortalità di rosso, guardante il sole d’oro, orizzontale a destra.
Palazzolo Gravina - Fior, dice Mugnos, questa famiglia in Pisa tra le nobili e ricche di fazione ghibellina; e poichè aborrì la dominazione fiorentina, con molte ricchezze passò in Sicilia, fermando sua stanza in Messina, da dove poscia in altri luoghi dell'isola. Il primo che di lei si à memoria si è un Francesco Rau, da cui un Giacomo barone della Mezza-Sigona, avendo acquistato la metta de' fondi di Sambuca e Francavilla nel territorio di Lentini. Commendansi: un Gianfrancesco maestro razionale del regno, indi presidente di giustizia; un Francesco marchese della Ferla; un Simone vescovo di Patti; un Vincenzo principe di Castrorao 1730, senatore di Palermo, e maestro portulano del regno; un Carlo barone di Camemi e senatore di Palermo, ed altri.
Arma: d'azzurro, con una fenice di argento sopra la sua immortalità di rosso, guardante il sole d'oro, orizzontale a destra.
Elassar
Non nobis, Domine, non nobis, sed nomini tuo da gloriam