Salve a tutti
Leggendo un libro di Bandino Giacomo Zenobi, ed avendo fatto ricerche io stesso, ho riscontrato una certa mediocrità di possedimenti terrieri in molta parte della piccola nobiltà delle Marche.Egli afferma che nel Settecento 1 nobile su 4 possiede meno di 10 ettari di terra nelle cosidette ''Grandi Terre'', e nelle ''Piccole terre'' addirittura 1 nobile su 2, ed io stesso ho riscontrato che molti altri ne possiedono quasi sempre meno di 20 (soprattutto nell'ultima parte del Secolo) una situazione completamente diversa dai latifondisti nobili del resto d'Italia.Mi chiedo dunque, in quale modo essi potevano mantenere uno stile di vita adatto al loro rango con tali proprietà?Era possibile sostenersi?