Religiose in ordini cavallereschi

Per discutere sugli ordini cavallereschi e le onorificenze/ Discussions on orders of chivalry and honours

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Religiose in ordini cavallereschi

Messaggioda cesellatore » martedì 20 settembre 2016, 19:14

Buonasera, vorrei sapere in quale categoria o ceto verrebbe ammessa una suora se entrasse a far parte di un ordine cavalleresco religioso (Malta, Costantiniano ecc.)? Sarebbe una "semplice" dama laica, almeno all'interno dell'ordine?
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Re: Religiose in ordini cavallereschi

Messaggioda Luca Bracco » martedì 20 settembre 2016, 19:37

Rispondo alla domanda con un'altra domanda....e se fosse un frate non sacerdote ad entrare? In quale categoria sarebbe?
E se fosse un diacono permanente?

Cappellano (per gli ordini che hanno tale categoria)? Ovviamente no, visto che non ha il Presbiterato.

Ergo...solo chi è Sacerdote entra come Cappellano, tutti gli altri entrano come Cavalieri/Dame/Donati.
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Re: Religiose in ordini cavallereschi

Messaggioda cesellatore » martedì 20 settembre 2016, 19:44

Ho avuto modo di conoscere infatti a suo tempo, un diacono/cavaliere, ma mai nessuna suora/dama
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Re: Religiose in ordini cavallereschi

Messaggioda T.G.Cravarezza » martedì 20 settembre 2016, 20:42

Riguardo le suore e i diaconi, effettivamente non saprei rispondere e la questione sarebbe interessante (soprattutto per i diaconi che non saprei se possono essere ammessi nel III ceto o nel I quali cavalieri o cappellani (non essendo né laici né presbiteri).

Riguardo i religiosi di altri ordini, penso valga il codice di diritto canonico:
SEPARAZIONE DEI MEMBRI DALL'ISTITUTO
Articolo 1 - Passaggio ad un altro istituto
Can. 684 - §1. Un professo di voti perpetui non può passare dal proprio istituto religioso ad un altro se non per concessione del Moderatore supremo dell'uno e dell'altro istituto, previo consenso dei rispettivi consigli.
§2. Il religioso dopo avere trascorso un periodo di prova, che deve durare almeno tre anni, può essere ammesso alla professione perpetua nel nuovo istituto. Se però non vuole emettere tale professione o non vi è ammesso dai Superiori competenti, ritorni all'istituto di provenienza, a meno che non abbia ottenuto l'indulto di secolarizzazione.
§4. Il diritto proprio determini la durata e le modalità del periodo di prova che il religioso deve compiere nel nuovo istituto prima della professione.
§2. Con la professione nel nuovo istituto il religioso viene ad esso incorporato, mentre cessano i voti, i diritti e gli obblighi precedenti.


Il Codice SMOM tratta del passaggio del professo SMOM ad altro ordine, ma non l'inverso (almeno mi sembra):
CAPITOLO IV
PASSAGGIO AD ALTRO ORDINE RELIGIOSO
Articolo 90
Passaggio ad altro Ordine religioso
Per il passaggio di un membro Professo dell’Ordine ad altra religione si devono osservare le norme del Diritto Canonico.


Quindi penso che per l'ingresso valga sempre il CJC sopra esposto, ovviamente nel I ceto come professo SMOM.
Poi, come afferma proprio il CJC, non è un diritto del religioso il passaggio, ma deve essere attentamente valutato e concordato con i rispettivi superiori, quindi lo SMOM può tranquillamente rifiutarsi così come l'istituto di provenienza non concedergli il passaggio.
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Re: Religiose in ordini cavallereschi

Messaggioda Lord Acton » giovedì 22 settembre 2016, 13:21

T.G.Cravarezza ha scritto:Riguardo le suore e i diaconi, effettivamente non saprei rispondere e la questione sarebbe interessante (soprattutto per i diaconi che non saprei se possono essere ammessi nel III ceto o nel I quali cavalieri o cappellani (non essendo né laici né presbiteri).

I diaconi, sia transeunti che permanenti, vengono ammessi come cavalieri nel rango che avrebbero come laici, esempio per tutti S.E. il Venerando Balì Fra Renato Paternò di Montecupo, Gran Priore di Napoli e Sicilia e già membro del Sovrano Consiglio.

Nell'Ordine, che io sappia, ci sono due religiose, una Donata di Devozione ed una Dama di Grazia Magistrale (che, però, è entrata come Donata), non escludo che ce ne siano altre.

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Re: Religiose in ordini cavallereschi

Messaggioda Alessio Bruno Bedini » giovedì 22 settembre 2016, 21:15

Lord Acton ha scritto:I diaconi, sia transeunti che permanenti, vengono ammessi come cavalieri nel rango che avrebbero come laici, esempio per tutti S.E. il Venerando Balì Fra Renato Paternò di Montecupo, Gran Priore di Napoli e Sicilia e già membro del Sovrano Consiglio.


Questa è una cosa moderna perché in passato dubito ci siano stati diaconi - cavalieri.
Sostanzialmente non c'è incompatibilità vera e propria ma credo comunque sia un impegno troppo grande portare avanti queste due vocazioni.
In linea di massima sarei contrario se un diacono volesse entrare nell'Ordine oppure se un cavaliere volesse diventare ad esempio diacono permanente.
Nella vita occorre fare delle scelte: o l'uno o l'altro!

Lord Acton ha scritto:Nell'Ordine, che io sappia, ci sono due religiose, una Donata di Devozione ed una Dama di Grazia Magistrale (che, però, è entrata come Donata), non escludo che ce ne siano altre.

Lord Acton


Anche questa è una cosa moderna ma In questo caso però penso ci sia proprio incompatibilità.
Una donata o una dama di Gr, Mag. dell'Ordine di Malta equivale a una terziaria francescana o a una oblata benedettina.
Come si può essere terziaria francescana e suora agostiniana allo stesso momento?
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Re: Religiose in ordini cavallereschi

Messaggioda T.G.Cravarezza » venerdì 23 settembre 2016, 7:47

Con tale ragionamento un sacerdote secolare, quindi incardinato in una diocesi e con precisi impegni ecclesiastici (Parrocchia, rettoria, insegnamento religioso, ufficio curia...) non potrebbe essere cappellano smom perché troppo impegnativo ricoprire entrambi i ruoli. Oppure pensiamo ai cappellani smom che sono domenicani e francescani.

Lo stesso vale per un diacono: può esercitare il suo ministero sia per la sua diocesi sia all'interno dell'Ordine come fanno i cappellani.

Anche perché sia per i sacerdoti sia per i diaconi non esiste l'incardinazione nell'Ordine, quindi dipenderanno sempre sia dall'Ordine sia dal vescovo o superiore religioso in cui sono incardinati.

Personalmente non troverei negativa, anche se penso sia difficile avvenga, l'incardinazione dei diaconi e dei cappellani direttamente nell'Ordine
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Re: Religiose in ordini cavallereschi

Messaggioda T.G.Cravarezza » venerdì 23 settembre 2016, 7:55

Alessio Bruno Bedini ha scritto:
Lord Acton ha scritto:
Lord Acton ha scritto:Nell'Ordine, che io sappia, ci sono due religiose, una Donata di Devozione ed una Dama di Grazia Magistrale (che, però, è entrata come Donata), non escludo che ce ne siano altre.

Lord Acton


Anche questa è una cosa moderna ma In questo caso però penso ci sia proprio incompatibilità.
Una donata o una dama di Gr, Mag. dell'Ordine di Malta equivale a una terziaria francescana o a una oblata benedettina.
Come si può essere terziaria francescana e suora agostiniana allo stesso momento?


Questo punto lo condivido di più. Loro non svolgono un ministero (come un sacerdote o un diacono) e ritengo che abbia poco senso spirituale appartenere a due ordini religiosi contemporaneamente (come se entrasse nello SMOM un terziario francescano) così come a due ordini cavallereschi militanti (l'ho sempre ribadito questo concetto).
Pero nel caso delle religiose il numero è così ristretto (2) che è più un caso accademico che altro.
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Re: Religiose in ordini cavallereschi

Messaggioda Colonel Warden » venerdì 23 settembre 2016, 16:32

Fino a qualche tempo fa, credo anni '60, i vescovi entravano nel SMOM come Gran Croce di Grazia Magistrale. Un esempio per tutti è dato da Mons. Bruno Bernard Heim, la cui foto con la decorazione di GCGM ho postato in un precedente intervento.
Un altro cavaliere ecclesiastico storico, fu il Cardinal Nicola Canali, che entrò nell'Ordine come Cavaliere d'Onore e Devozione per poi diventare Balì di Giustizia e Gran Priore di Roma. Non so se il Cardinal Canali abbia mai pronunciato i voti canonici.
Nell'ultimo numero del pregevole bollettino della Delegazione del Piemonte, reperibile sul sito ACISMOM, è riportato il diario del Gran Maestro Fra' Ludovico Chigi Albani della Rovere, dove racconta che il Papa Benedetto XV, che prima di diventar Papa aveva in corso il processo nobiliare per la ricezione nell'Ordine, volle comunque che gli si desse la bolla di nomina a Cavaliere di Onore e Devozione e che, essendo egli ormai Papa e pertanto inconcepibile che ricevesse una onorificenza, fosse ante-datata a prima della sua accessione al Soglio Pontificio.
Un'ultima precisazione. L'essere Cavaliere, Dama o Donato/a non equivale a essere terziario di un'ordine religioso (francescano, domenicano, etc.), tale equivalenza sussiste solo se si é "in obbedienza".
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Re: Religiose in ordini cavallereschi

Messaggioda Alessio Bruno Bedini » venerdì 23 settembre 2016, 17:15

Colonel Warden ha scritto:Un'ultima precisazione. L'essere Cavaliere, Dama o Donato/a non equivale a essere terziario di un'ordine religioso (francescano, domenicano, etc.), tale equivalenza sussiste solo se si é "in obbedienza".


Regolamenti e Commenti 2011, p.45:
Coloro che chiedono di entrare nell'Ordine - o che sono invitati a farlo - in una delle categorie del Terzo Ceto, debbono essere coscienti che, benché strettamente parlando non diventino religiosi (come i Cavalieri Professi) e non siano vincolati da una speciale Promessa Religiosa (come i membri in Obbedienza), tuttavia diventano, in un modo differente, membri di un Ordine Religioso (90).

Regolamenti e Commenti 2011, p.45, nota 90:
Si vedano CC art.8 §1; ReC 1969, p15. L'appartenenza all'Ordine dei membri del Terzo Ceto è paragonabile a quella dei Terzi Ordini degli Ordini Mendicanti e degli Oblati degli Ordini Monastici, mentre il "vincolo stabilito con la promessa di Obbedienza è maggiore della promessa dei Terziari e degli Oblati" (ReC 1969, p.30). Si veda la nota 133.

Regolamenti e Commenti 2011, p. 63:
"..vincolante in coscienza.." (codice art.94, par.1)
E' stato chiesto un parere, in ordine al significato ed al valore di questa espressione, alla commissione cardinalizia, istituita in quel tempo per l'Ordine. Il segretario della commissione rispose che "il vincolo stabilito con la promessa è maggiore della promessa dei Terziari e degli Oblati" (133)

Regolamenti e Commenti 2011, p.63, nota 133
ReC 1969, p.29-30
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Re: Religiose in ordini cavallereschi

Messaggioda Colonel Warden » sabato 24 settembre 2016, 19:15

Ringrazio Alessio Bruno Bedini per averci ricordato puntualmente i passi di "Regolamenti e Commenti" Ed. 2011 SMOM. In effetti, avevo già sentito che la Promessa dei membri dell'attuale 2° Ceto (all'epoca dell'ed. 1969 dei ReC i Cavalieri d'Obbedienza provenivano solo dalle classi nobiliari) era "maggiore" di quella dei terziari e quindi un Cavaliere in Obbedienza è "un po' di più" di un terziario.
Ciò lascerebbe intendere che esista un'unità di misura a fronte della quale quantificare l'attributo "maggiore" della promessa e il conseguente "un po' di più" di chi la pronuncia....
Questa è senz'altro un'ulteriore univocità del SMOM.
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