Gentile Sergio,
per annoiarvi.........................
Scusate OCR del computer non legge bene...... pero’ penso il contenuto lo si puo’ papire lo stesso.
perchè ne fosse ornato Arrigo , troveremo estere stata usanza , che gì'
Imperatori nella cerimonia della coronazione riceveano dal Papa anche
la mitra. — dunque lieta faeìit epistola , et graduaie cantatum Impe rotar proce- iiit ad altere , uhi sumiaus Pontifef ìmponit ri mitram cie- ricflem in capite , et suprr mitram Imperatorìum diadema (i3) — li 1 i cronaca di Fossa nuova all' anno i2o5 — Odd-i coronatea Imperniar vestitui ìmperialibus vestimenti* sacratis, et mitratus, et coronatus ivit cum Domino Papa (i4) Ma comecchè da tali memorie argomentar si possa , cht Arrigo abbia portato la mitra come Imperatore, poteva nondimeno portarla ancora come sovrano del reame di Sicilia. Egli è certo, che i Pontefici Romani volando in alca- sia cosa render testimonianza alla virtù di qualche Re , con- crdevangli di potere usare gli abiti sacri, e spezialmente U mitra gli accordavano . Di questa fè dono ad Uratislao Re di l!ìieima Alessandro li. ed Innocenze UT. a
Pietro Re di Aragona (i5) . Lo stesso praticò con
Ruggieri I. Re di Sicilia Lucio li. Il quale venuto con lui a concordia , gli concedette l'anello, i sandali, lo icettro , la mitra, e la dalmatica , e che non potesse inviar nei suoi rearai per legato , se non colui , che egli volesse . Ciò è chiaro da uu- lettera scritta in quei tempi dai Romani ali' Imperador Corrado presso Ottone da Fis'nga — Concordiam autem inter Pupam et Siculum hujusmodi esse accrpimus , Papa conces- tit Siculo virgam , et anulum, dalmsticam , et mitram , ninne sandalia , et ne ulltim mittat in terraiu siiaru legatuia, nisi yuem Siculus ipse petierit , et Siculus dedit ei multaia pecuaiam pro detrimento cestri , et Romani Imperii, quod JUti grafia vettrum rxistit (i6) Ruggieri di fatto mò quetti ornamenti. Co» noi lo vediamo vesnto presso Burman- no , ed in Palermo nella Chiesa del monastero detto della Aiartoraua ( cim è opei« di quei tempi ) iu sìmil manieia t'
http://books.google.com/books?id=paUBAA ... kAT_w8jIBQL'uso (della mitra vescovile è ancora meno antico. Solo nel secolo nono i vescovi di essa si adornarono, e alcuni per favore del papa (Card. Borgia de Cruce velilr. pag. 70. nota A.)- Le figure dei vescovi, che si possono credere anteriori a quel secolo, e alcune anche molto posteriori, hanno nudo il capo. Se è vero quanto ci riferisce il Platina, sarebbestato Silvestre il primo a portar mitra. Costaintino Magno, dice egli, volle mettere in testa al santo pontefice una corona d' oro, e questi per modestia non volle, e di una semplice e bianca mitra si contentò. Credo che l'uso della mitra e del piviale siasi introdotto, onde improntare in questa guisa nella mente dei popoli la maestosa immagine della religione cristiana. Quelli che dicono avere i cristiani sacerdoti presa l' idea della mitra dalle figure di alcuni sacerdoti egizj, o di quelle divinità Oro, Arpocrate ecc., che si vedono talvolta di fatto con berrette tali (Visconti Museo ecc. tom. II. pag. 3.), affermano cosi incredibile. Il bisogno di velarsi il capo per difenderlo dai rigori dell'aria, avra indotto per primo i sacerdoti a coprirsi di alcun velo, che serbasse ad un tempo il loro decoro, e fosse di ornamento.
http://books.google.com/books?id=IeMMAA ... lQTR-czOBgNell' araldica la mitra serve di cirolero, e i diversi ecclesiastici la portano come segue:
Abatí secolarí: di profilo, col pastorale volto all' indentro;
Abatí regolari: inclinata a destra; col pastorale a sinistra, volto all'indentro per dimostrare che non hanno giurisdizione spirituale fuori de' loro chiostri;
Abatí commendatari: di profilo a destra, col pastorale a sinistra volto all' indentro;
Canonici mitrati: di profilo a destra;
Vescovi: di fronte a destra, col pastorale a sinistra volto all' infuori.
Arcivescovi: di fronte nel mezzo, col pastorale a sinistra volto all' infuori (2).
In Germania i vescovi fanno passare il pastorale entro la mitra (3). Spesso la pongono sull’ elmo (4).
Molti vescovi che non aveano stemma, posero la mitra entro lo scudo, come fecero Giovanni Shirnod vescovo inglese e Santi de' Caví vescovo di Tivoli (5). I vescovi ed ar- civescovi pari d' Inghilterra usano le mitre cinte al basso délia corona del loro titolo (6).
Le mitre si vedono anche sugli elmi di secolari per ricordare gli avvocati e protettori delle abbazie (7). I Signori di Parthenay portano una mitra per cimiero, perche’ uno di questa famiglia essendo arcivescovo di Tours, ebbe la dispensa di ammogliarsi, colla condizione pero, ch'egli ed i suoi posteri prenderebbero il soprannome di L'Archevêque e porrebbero una mitra sopra le loro arme (8).
Entro lo scudo la mitra rappresenta dignitá ecclesiastica o premio di virtü, secondo il Ginanni (9).
Ceccaldi (Corsica). — Inquartato: nel 1.° di rosso, al sinistrocherio d'argento, movente dal primo cantone, e téñente una penna d’oro; nel 2.° di rosso, a tre mitre d' oro; nel 3.° di rosso, alla colonna d' argento, corónata d'oro; nel 4.° di rosso, alla torre d'oro.
Saintonge ('Provincia di FranciaJ. — D'azzurro, alla mitra d' argento, accompagnata da tre gigli d' oro.
I Signori Cardinali indossano le vesti sacre, portando con sé la mitra bianca damascata.
Gli Em.mi Cardinali, accedevano alla Sala delle Congregazioni ove assumevano i sacri paramenti secondo il proprio Ordine: i Cardinali Vescovi, piviale bianco, mitra argentea semplice e formale;
I Cardinali Preti, la pianeta bianca preziosa e la mitra di seta bianca;
I Cardinali Diaconi, la dalmatica e la mitra di seta bianca.
Gli Abbati nella seconda Sala Borgia indossavano il piviale e la mitra bianca semplice;
http://www.cjargne.it/storia.htmGli influssi carnici, per converso, penetrano anche in città, al punto che il dio maggiormente venerato in Aquileja e vero nume tutelare, non è Giove né Mercurio né Minerva, ma Beleno, la divinità carno-celtica, di cui sono state rinvenute ben 54 dediche ed il cui tempio sorge in una precisa località, attualmente nota col significativo nome di “Beligna”. Altre importanti divinità sono rappresentate
da Mitra, Iside e Serapide, tutte di origine orientale.
Cordialmente, Maria Luisa