Cara Maria Luisa,
come vede, sono secoli che fior di cervelli si lambiccano per cercare di "blasonare"
il FERT... e, più tempo passa, più diventa difficile riuscirci!
É un vero e proprio
rebus storico e simbolico ma (a differenza delle parole crociate di oggi) qui ci siamo persi la pagina dove stava scritta la soluzione...
Lo dico giocosamente, ma lo faccio per non piangere: il FERT nasce quando le famiglie nobili iniziano a provare gusto alle
imprese, quei meravigliosi prodotti dell'ingegno umano di cui abbiamo avuto già modo di parlare nel
forum. Concetti elevati, o noti a pochi, resi di pubblico dominio in forma criptata, e quindi intelleggibili solo a chi sapeva capirli. Ne abbiamo trovati parecchi parlando, con il Signor Lollolo, degli affreschi in quel palazzo piemontese di cui ad altro
post.
Il problema è che non c'era interesse, o voglia, di trascrivere la spiegazione di tutto quel che ci si andava inventando con queste dotte elucubrazioni. In alcuni casi (pochi) lo si faceva; in altri, lo si veniva comunque a sapere; in altri ancora, il mistero finiva insieme a colui che si era inventata l'
impresa. E il FERT credo sia fra questi ultimi: un'
impresa di sola
anima, senza
corpo, cioé non accompagnata da figure.
Un acronimo? Un incitamento? Una speranza? Un'ambizione? O un insieme di tutto ciò? Non c'è grande famiglia che non si sia inventata
rebus come questo; e, come questo, ne abbiamo tanti altri ancora in cerca di soluzione. Il FERT sabaudo è forse il più noto, ma anche i Gonzaga ce ne hanno lasciati parecchi altri ignoti, e non certo più facili...
Bene
valete