Probabilmente siamo dunque in linea con quanto si può vedere nel monastero di San Benedetto a Conversano, dove le insegne della mitria e del pastorale erano simbolo di un potere di tutto rispetto esercitato dalle Badesse, che dalla loro clausura amministravano il feudo di Castellana e avevano addirittura potestà sul clero che vi esercitava il ministero, tanto da guadagnarsi l'appellativo di “Monstrum Apuliae”.
Questo è un dettaglio del portone settecentesco di ingresso alla clausura, sulla quale sono applicati i simboli del potere quasi episcopale delle abbadesse, con il pastorale utilizzato come barra per la chiusura (il che sarà oggetto di derisione da parte di un vescovo locale nella metà del XIX secolo, quando ormai le abadesse avevano perso le loro prerogative).
La mitria che qui è rappresentata come emblema con libero e originale gusto artistico su di un portone, nel monastero marchigiano è verosimilmente entrata nel perimetro di uno scudo per costituire uno stemma di chiaro rimando araldico a prerogative proprie della badessa e dunque del monastero tutto.