Pastorale velato

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Re: Pastorale velato

Messaggioda contegufo » venerdì 4 novembre 2011, 20:30

Franco Benucci ha scritto:Beh, priapismi a parte, direi che è quello che si stava dicendo... il velo serve a non sporcare/contaminare il sacro bastone con le profane (e magari sporche) mani.


Veramente ho detto il contrario......
Comunque come previsto da quell'orecchio c'è poca disponibilità al confronto, e lo sapevo!

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Re: Pastorale velato

Messaggioda Franco Benucci » venerdì 4 novembre 2011, 23:45

contegufo ha scritto:il velo non avrebbe il significato proposto ma quello opposto inteso come mezzo atto a proteggere, elemento da interporre fra il sacro e il profano ovvero da contaminazioni del peccato

Tu questo hai detto (scritto), poi se intendevi il contrario non lo so. Siccome stavamo parlando di mani profane (degli inservienti) e di sacri bastoni, salvo contorsionismi logici non ci sono molte interpretazioni possibili...
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Re: Pastorale velato

Messaggioda contegufo » venerdì 4 novembre 2011, 23:52

Salve

Non è la mano che sporca il bastone (col grasso) ma viceversa e cioè è il bastone fonte di contaminazione (il peccato) da cui proteggersi (col velo).

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Re: Pastorale velato

Messaggioda Franco Benucci » sabato 5 novembre 2011, 0:09

Com'è che dicevi? Priorato di Sion, Templari e tutto il resto? Ecco appunto...
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Re: Pastorale velato

Messaggioda contegufo » sabato 5 novembre 2011, 0:23

Salve

Se la rappresentazione più profonda del bastone come segno di comando è quella, e non lo dico io ma altri assai più edotti del sottoscritto, tutto il resto ne discende.
La ricerca abiura gli apriorismi e se il ventaglio della conoscenza è poco aperto pochi risultati se ne trarranno.
Se si preferisce un interpretazione comoda e ortodossa si faccia pure vorrà dire che ci divideremo in due tronconi un po' come per le bipenni da alcuni accettate da altri rifiutate, d'altra parte ci divertiamo anche per questo.............
Amen

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Re: Pastorale velato

Messaggioda Franco Benucci » sabato 5 novembre 2011, 0:44

contegufo ha scritto:La ricerca abiura gli apriorismi e se il ventaglio della conoscenza è poco aperto pochi risultati se ne trarranno.

Non è questione di abiure (?) o di apriorismi: la ricerca indaga sul reale (in questo caso sulla raffigurazione come immagine del reale), di cui cerca di cogliere e formulare l'agoritmo, non sulle fantasie e immaginazioni psicopompiche...
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Re: Pastorale velato

Messaggioda Franco Benucci » lunedì 7 novembre 2011, 16:57

Ecco la foto promessa: non solo pastorale velato e mitra, come ricordavo, ma anche chiroteche... mi pare che nulla lo distingua da un "abate abbaziale" né da un vescovo in vena di veletta, o sbaglio?
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Mons. Antonio Michieli fu arciprete abate mitrato di Piove di Sacco dal 1967 al 1990. Dopo dui lui pare che nessuno abbia più indossato le "vesti prelatizie". L'annuale processione del 6 maggio, dal Duomo alla Madonna delle Grazie, fa riferimento a un voto pronunciato dai cittadini di Piove (allora Pieve) in occasione della peste del 1631. Il titolo di abate mitrato fu concesso agli arcipreti di Piove da Leone XIII nel 1901: solo a loro o a tutti i colleghi arcipreti di ex-collegiate analogamente titolati?
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Re: Pastorale velato

Messaggioda Antonio Pompili » martedì 8 novembre 2011, 1:05

Molto interessante questa immagine, e i dati ad essa relativi.
Per quanto ne so, solitamente simili concessioni erano abbastanza rare. In casi come questi l'arciprete non poteva comunque indossare la mitria aurifregiata (in tessuto laminato d'oro) né quella preziosa (in seta con ricami in fili d'oro e gemme).
Spesso il titolo di abate mitriato era concesso ad arcipreti posti al governo di chiese che nel passato erano legate a titoli abbaziali.
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Re: Pastorale velato

Messaggioda Franco Benucci » martedì 8 novembre 2011, 14:09

Antonio Pompili ha scritto:Solitamente simili concessioni erano abbastanza rare. In casi come questi l'arciprete non poteva comunque indossare la mitria aurifregiata (in tessuto laminato d'oro) né quella preziosa (in seta con ricami in fili d'oro e gemme).Spesso il titolo di abate mitriato era concesso ad arcipreti posti al governo di chiese che nel passato erano legate a titoli abbaziali.

In provincia (e direi anche in diocesi) di Padova sono/erano abati mitrati gli arcipreti di Piove di Sacco (S. Martino), Monselice (S. Giustina) e Este (S. Tecla), cittadine a pochi km l'una dall'altra.
Non so di che tessuto sia/fosse la mitra che usa(va)no, ma nessuna di queste chiese era abbaziale in senso monastico: sono tutti Duomi, già pievi territoriali e "insigni collegiate" canonicali, come detto sopra. In particolare il duomo di Piove, su cui era incardinato il titolo comitale del vescovo di Padova, era esattamente il contraltare dell'abbazia di S. Giustina che possedeva grandi estensioni di territorio nella stessa Saccisica: molti paesi e territori della zona si articolano in due parti, una 'del vescovo' e l'altra 'dell'abbà'.... quindi escluderei qualsiasi antico status abbaziale di quelle chiese
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Re: Pastorale velato

Messaggioda Antonio Pompili » mercoledì 9 novembre 2011, 0:37

Accidenti! :o
Con tutti questi "privilegiati" alla fine era più facile vedere preti che vescovi mitriati da quelle parti.
Il titolo abbaziale passato è solo una possibilità. Molto diffusa per spiegare la concessione come privilegio della mitria e del pastorale, ma non l'unica.
Ad ogni modo di concessione della Santa Sede stiamo sempre parlando, visto che per coloro che non sono insigniti dell'ordine episcopale, le insegne pontificali non possono essere considerate diritto ma sempre appunto concessione.
Molto interessante questa alta concentrazione dalle tue parti. Un motivo di più per decidermi a venir a fare qualche bel giro in zona...
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Re: Pastorale velato

Messaggioda Franco Benucci » mercoledì 9 novembre 2011, 0:48

Antonio Pompili ha scritto:Ad ogni modo di concessione della Santa Sede stiamo sempre parlando, visto che per coloro che non sono insigniti dell'ordine episcopale, le insegne pontificali non possono essere considerate diritto ma sempre appunto concessione

Infatti, titolo (e insegne) concesso da Leone XIII nel 1901, come dicevo sopra. Almeno per Piove: per gli altri non so quando e da chi, ma si potrà verificare...
Piove ormai è solo un chiesone neoqualcosa (romanico, circa), ma Este e Monselice (duomo vecchio, non il nuovo che è una specie di hangar fatto a punta) meritano la deviazione...
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Re: Pastorale velato

Messaggioda adj » giovedì 17 novembre 2011, 0:55

Da un'altra discussione (viewtopic.php?f=1&t=13622&start=75#p165443), ecco che un pastorale velato, più guanti, compare nella raffigurazione di Sant'Emidio del polittico a lui dedicato nel Duomo di Ascoli Piceno, opera di Carlo Crivelli.
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Re: Pastorale velato

Messaggioda Franco Benucci » giovedì 17 novembre 2011, 1:02

adj ha scritto:Da un'altra discussione (viewtopic.php?f=1&t=13622&start=75#p165443), ecco che un pastorale velato, più guanti, compare nella raffigurazione di Sant'Emidio del polittico a lui dedicato nel Duomo di Ascoli Piceno, opera di Carlo Crivelli.

Ah bravo... l'avevo intravisto oggi ma poi ho dimenticato di richiamarlo qui... 1473.
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Re: Pastorale velato

Messaggioda contegufo » giovedì 17 novembre 2011, 21:09

adj ha scritto:Da un'altra discussione (viewtopic.php?f=1&t=13622&start=75#p165443), ecco che un pastorale velato, più guanti, compare nella raffigurazione di Sant'Emidio del polittico a lui dedicato nel Duomo di Ascoli Piceno, opera di Carlo Crivelli.
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Se il velo ha lo scopo di proteggere il Vincastro dal grasso delle mani e il guanto indossato pure a questo scopo, come è da intendersi questa doppia protezione che appare oltremodo abbondante?
Fra l'altro ritengo che la presa sia migliore a mani nude che non indossando un guanto di filo che tende a far scivolare.

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Re: Pastorale velato

Messaggioda bardo » venerdì 18 novembre 2011, 0:00

Qualche immagine dalla collezione del V&A Museum di Londra.

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Germania, XVI secolo.

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Germania (Augsburg), 1494-1495.

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Abbazia premostratense di Steinfeld, Germania, ca. 1522.
Tempus loquendi, tempus tacendi.
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